Correre fa bene alla salute, e i milanesi che vi si dedicano, magari anche quotidianamente, sono numerosi. Ti può capitare di passare con la macchina sul ponte di viale Sant’Elia e guardando vedi il Monte Stella percorso da numerosi sportivi; se ci vai la domenica mattina, magari con la famiglia, ti godi una ‘ Milano rialzata ‘ diciamo sopra il livello del mare, chiamarlo belvedere quello del Monte Stella è esagerato, ma in mancanza della gita fuori porta va bene anche quello.
Poi stamattina apri il tuo quotidiano preferito, stai bevendo il caffè al bar, prima di entrare in ufficio e ti soffermi su un titolo che abbina la montagnetta di Milano con il sesso a pagamento. Pensi, si vabbè la sera magari al Monte Stella ci trovi anche le ‘allegre signorine’, ma poi vai avanti nella lettura e scopri che si parla di jogger diurni che stremati dalla corsa, invece di fare un sosta per prendere fiato e magari bersi un sorso d’acqua, contrattano una cifra che si aggira sui 30 euro e si appartano con la Marinela, con Adalia o con Catalina per un incontro fugace di sesso dietro ad un cespuglio.
Abbiamo sorriso inizialmente a leggere questo fatto di cronaca, ma ben presto ci siamo accorti che altro non è che l’ennesima storia di degrado, un degrado che vede protagoniste delle giovani ragazze romene che con quei 30 euro che chiedono al cliente, pensano e sognano di tornare nel loro paese e costruirsi una casa.