La giornata di oggi, con ogni probabilità, sancirà la chiusura definitiva della trattativa per la vendita dell’area ex Falck a Sesto San Giovanni, proprietà che, prima del piano di ristrutturazione, faceva capo all’immobiliarista piemontese Luigi Zunino (la società detiene, tra l’altro, anche l’area Santa Giulia a Rogoredo).
La società acquirente farebbe (il condizionale è d’obbligo) capo a Davide Bizzi che parteciperebbe alla cordata insieme alla azienda coreana Honua Investement.
La notizia, se venisse confermata dagli sviluppi odierni, sarebbe di grande rilevanza per il mercato immobiliare di Milano e dell’intero mondo del real estate, perché sarebbe la prima post crisi internazionale e, dunque, potrebbe rappresentare una inversione di rotta del mercato dei grandi operatori e immobiliaristi.
Nel dettaglio, l’operazione riguarda la cessione di 1,5 milioni di metri quadrati alle porte della capoluogo lombardo, il cui prezzo complessivo, che dovrebbe aggirarsi intorno ad una cifra superiore ai 40o milioni di euro, verrebbe pagato, quanto a 280 milioni di euro, come assorbimento dei gravosi debiti sociali, mentre, per la restante parte, cash e senza vincoli.
All’operazione partecipano tre delle principali banche italiane, Intesa San paolo, Unicredit e Banca Popolare di Milano, con una quota complessiva del 30%, mentre un’altra quota del 10% dovrebbe fare riferimento agli americani di New Valley.
La vendita dell’area, sempre più vicina, è stata anche festeggiata in Borsa l’altro giorno, dove, il titolo, ha guadagnato, in una sola seduta, oltre il 7%, a conferma che la storia di questa lottizzazione, durata anni, è vicina all’epilogo.
Una ulteriore conferma è arrivata anche dal Presidente di Intesa San Paolo Corrado Passera che, a margine di un convegno, ha dichiarato “speriamo” a chi gli chiedeva se la chiusura fosse vicina.