Non c’è pace per l’abete di Natale Tiffany in Piazza Duomo e soprattutto per la boutique della griffe americana collegata, l’Arciprete del Duomo Monsignor Luigi Manganini aveva lanciato un primo grido di allarme già alcuni giorni fa adducendo motivi di opportunità, il Sindaco di Milano Letizia Moratti aveva immediatamente cercato una mediazione, coinvolto l’Assessore Cadeo, promotore dell’iniziativa, offerta di accordo che il prelato ha immediatamente rispedito al mittente.
“E’ un camuffamento – commenta Monsignor Luigi Manganini, Arciprete del Duomo di Milano – Il fatto che parte del ricavato vada in beneficenza non cambia la natura commerciale dell’operazione in un luogo improprio, soprattutto con lo stravolgimento di un simbolo religioso come l’albero. Su questo non facciamo compromessi. E’ vero che la Fabbrica del Duomo ha grossi problemi, ma non accettiamo soldi a qualunque costo”.
Insomma, un bel pasticcio, fra poche ore l’albero arriverà in Piazza Duomo, ma le polemiche non si placano, i rumors parlano di forte irritazione anche dei vertici di Tiffany che avrebbero fatto a meno di questa visibilità.
Sul banco degli imputati l’Assessore Cadeo, vero promotore dell’iniziativa, lasciato ben presto solo dal Sindaco Letizia Moratti, la quale, al Chiambretti Night dichiarava alcuni giorni fa che “io non ne sapevo nulla, non voglio l’albero di Tiffany in Piazza Duomo, non mi sembra giusto“.
Immediatamente si cercava una soluzione, l’Assessore Cadeo sembrava avere trovato la quadra, con il raddoppio della quota di beneficienza, oltre alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), sarebbe stata aiutata anche la Veneranda Fabbrica del Duomo che, qualche settimana fa, tramite il Cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, aveva lanciato una richiesta fondi per il restauro della Cattedrale di Milano. Poi, dopo qualche ora, le parole dell’Arciprete Manganini sopra riportate.
Ieri sera, infine, un comunicato ufficiale veniva diramato da Palazzo Marino con il quale si rendeva noto che “ai piedi dell’albero sarà realizzato, come previsto, un temporary shop Tiffany & Co. dedicato alle famiglie, con le collezioni più accessibili. Parte del ricavato dell’operazione sarà devoluto alla Veneranda Fabbrica del Duomo e alla Lilt per la quale sono previste nello stesso periodo altre iniziative benefiche. Il Comune di Milano ringrazia Tiffany & Co. per la sensibilità dimostrata a supporto di una iniziativa a valenza sociale“.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com