Ieri sera, non si erano ancora spenti i festeggiamenti per la rotonda vittoria per 3 0 contro il Mazembe nella finale del Mondiale per Club Fifa 2010 che l’allenatore spagnolo interista Rafa Benitez, emulando il suo predecessore Josè Mourinho, ha di fatto, sbattuto la porta in faccia a Moratti, imputando alla società di non avere rispettato le promesse di acquisto: “rinforzi o parlino col mio agente” le parole più significative del trainer iberico.
Ecco cosa ha dichiarato Rafa Benitez in pillole:
- ho bisogno del supporto al 100% della società.
- la società mi aveva promesso tre acquisti, non è arrivato nessuno.
- con me la società ha speso zero euro sul mercato.
- adesso ci sono tre possibili strade: a) la società compra 4 giocatori a gennaio e fa un progetto per il futuro; b) andiamo avanti così, con l’allenatore come unico colpevole; c) il Presidente parla con il mio procuratore e troviamo un’altra soluzione;
- La decisione spetta alla società.
La risposta di Moratti non si è fatta attendere, in maniera garbata, come nel suo stile, ha detto di no dichiarando che “non è il momento di chiedere e non è qualcosa che decidiamo adesso“.
Chi conosce il pensiero morattiano e frequenta Appiano Gentile da anni interpreta la risposta come divorzio sicuro, non si sa se fra 48 ore e a fine stagione, il Presidente Moratti non ama i ricatti e gli ultimatum.
Un CEO di qualunque azienda, al posto di Moratti, dovrebbe ingaggiare un nuovo tecnico immediatamente per non trascinare per mesi una situazione logora, con ripercussioni negative sulla squadra. Il divorzio immediato, stante la situazione attuale, conviene anche a Benitez, il quale, avrebbe il vantaggio di andare via da vincente – ha sollevato due trofei su tre in pochi mesi – è il tecnico Campione del Mondo, il suo curriculum ne beneficierebbe.
Un dubbio finale. Ma i tifosi interisti non meriterebbero un po’ di pace e godersi la vittoria per almeno un giorno?
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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