Dal 1° Gennaio 2011 i vecchi sacchetti del supermercato, resitenti e inquinanti, sono stati sostituiti per legge dai nuovi sacchetti ecologici (potete leggere https://faremilano.wordpress.com/2010/12/02/regali-di-natale-la-borsa-della-spesa/), le associazioni di categoria e gli esperti consigliano le borse di tela, le cosiddette shopper, siamo andati in un supermercato Esselunga a verificare l’impatto di questa legge sui cittadini, ecco i risultati della nostra inchiesta.
I sacchetti ecologici costano 10 centesimi di euro, sono realizzati in Mater-Bi (amido di mais), biodegradabili al 100% e adatti anche per la raccolta dell’umido, sicuramente, però, sono meno resistenti di quelli vecchi, pertanto, per pesi considerevoli e/o oggetti spigolosi rischiano di rompersi dopo pochi metri.
Tutti i supermercati vendono, con un prezzo di circa 1 euro, una borsa di tela con logo dell’azienda, unendo l’utile al dilettevole, ma, in questo caso, l’utilizzo è meno immediato in quanto le signore non hanno ancora imparato a mettere nella borsetta la shopper.
Una percentuale di circa i due terzi delle persone in fila alla cassa, acquistano i nuovi sacchetti biodegradabili, mentre pochi sono i clienti del supermercato che arrivano già muniti di borse di tela da casa.
La legge è giusta, ben vengano norme che aiutano la comunità cittadina a migliorare l’ambiente, occorre però che ci sia un maggiore contributo dei mass media e della stampa in genere per favorire l’uso delle borse di tela, in tal modo, infatti, oltre a risparmiare ciascuno qualche centesimo, si contribuisce a migliorare l’ambiente.
Per contro, tante famiglie utilizzano tuttoggi i sacchetti della spesa come raccoglitore di pattumiera domestica, pertanto, questa scelta favorirà, nel medio periodo, gioco forza, quelle aziende specializzate in questo specifico settore, vista la scarsa resistenza dei nuovi sacchetti biodegradabili.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com