Milan e Inter protestano ufficialmente, hanno inviato una missiva al Comune di Milano chiedendo di rivedere, con l’approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT), le destinazioni d’uso delle aree limitrofe allo stadio San Siro Giuseppe Meazza, altrimenti è a rischio la stessa agibilità dell’impianto e/o la possibilità che lo stadio diventi un centro polifunzionale, così come succede nel resto d’Europa e, fra pochi mesi, anche a Torino.
La questione dello stadio, periodicamente, fa litigare le due squadre milanesi, locatrici del prestigioso impianto sportivo, da un lato e il Comune proprietario dell’immobile dall’altro, le società sportive vorrebbero riuscire a utilizzare l’area sette giorni su sette, controproducente per la Pubblica Amministrazione tirare troppo la corda, se Inter e Milan abbandonassero San Siro, il Comune si troverebbe a dovere gestire un immobile senza potenziali inquilini.
Le due squadre, d’altro canto, sono restie a fare un salto nel buoi e ad abbandonare uno degli stadi giudicati unanimamente più belli del mondo, sebbene, abbia il grande difetto di non avere le cinque stelle Uefa necessarie per organizzare una finale di Champions League (per dettagli su questo argomento https://faremilano.wordpress.com/2010/11/05/san-siro-divieto-di-fumo-ma-i-tifosi-cosa-dicono/).
Anni fa le due società di calcio avevano portato avanti ipotesi concrete di stadi alternativi fuori Milano, poi, però, il progetto è stato accantonato dal Milan, e messo non fra le priorità nel breve periodo dall’Inter; di certo, uno stadio di proprietà aumenta, e di molto, gli introiti di una società di calcio, come dimostra l’esperienza degli impianti inglesi e tedeschi.
La questione è delicata, di certo un privato non può entrare a piedi uniti sulle scelte del Comune, sebbene, nel caso specifico, si tratta di un interlocutore particolare, e, a tale proposito, è intervenuto l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Carlo Masseroli, il quale, ha dichiarato che “le squadre sono due grandi risorse di Milano. Il Pgt sblocca sia l’area dello stadio sia quella esterna, ma è opportuno che le scelte strategiche siano prese dal consiglio comunale“. Sulla stessa linea la posizione del capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino, il quale, ha puntualizzato che “le prerogative del Consiglio non si possono toccare, tuttavia, l’area andrebbe rivoluzionata con il concorso delle società“.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com