Il giorno della memoria, previsto per il 27 gennaio di ogni anno, è stato istituito con una legge nel 2000 e vuole commemorare tutte le vittime del fascismo e dell’Olocausto, anche quest’anno in programma numerosi appuntamenti da nord a sud, ecco alcune iniziative previste per la città di Milano e l’hinterland.
MILANO:
27 Gennaio 2011, ore 21.00, dibattito “Negazione e Negazionismo” presso la Casa della Cultura di Via Borgogna n. 3 a Milano, ingresso libero fino a esaurimento posti. Per il programma della serata digitare: http://www.lager.it/KL.Auschwitz.data/Giorno%20della%20Memoria%202011/CENTRO%20MILANESE%20DI%20PSICOANALISI%20CESARE%20MUSATTI.pdf
27 Gennaio 2011, ore 10.30, la figlia del deportato Ferdinando Valletti presenta il suo libro “Deportato I 57633 Voglia di non morire”, presso l’istituto Lagrange Brera di Via Litta Modigani a Milano.
LOMBARDIA:
A Legnano, martedì 18, ore 21.00, presso il Cinema Ratti, conferenza del Prof. Giancarlo Restelli su un tema difficile come lo sterminio dei disabili nel Terzo Reich.
A Sesto San Giovanni, sabato 05 febbraio, ore 17.00, presso lo spazio contemporaneo “Carlo Talamucci” Villa Visconti d’Aragona in Via Dante n. 6, incontro con l’ex deportata di origini fiumane Hanna Kugler Weiss che attualmente vive a Nazareth dove dirige il Museo della Shoah (ingresso gratuito).
A Solaro, il prossimo 30 gennaio, presso il Parco delle Groane di Via della Polveriera n. 2, mattina dedicata prima ad uno spettacolo teatrale, della scuola media Barlassina “Il Giardino dei Giusti”.
Previste, inoltre, nelle altre province lombarde, degli eventi a Saronno, Monza, Casatenuovo e Lissone, per i dettagli completi delle iniziative in Lombardia, è possibile collegarsi al sito http://www.lager.it/giorno_memoria.html.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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Piu’che commento è il mio pensiero, nelle scuole della giornata della memoria se ne parla per un tempo assai ristretto,dell’olocausto e cosa ha rappresentato non è probabilmente neanche mensionato nei libri di testo ,un paese senza memoria non va lontano e, come disse Primo Levi, è successo percio’ puo ripetersi, sembra una frase fatta ma non è cosi’,ai nostri confini questo è avvenuto e non capisco come il comune di Milano abbia potuto dare il permesso di aprire sedi di pensiero cosi’ estremista, spero ci ripensi
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