Come ampiamente previsto e come già scritto in settimana sul nostro blog (per i dettagli https://faremilano.wordpress.com/2011/01/25/smog-milano-blocco-auto-domenica-301/), domenica 30 gennaio 2011 i milanesi dovranno muoversi a piedi, confermato il blocco delle auto, con orario dalle 08.00 alle 18.00, critiche dai comuni dell’hinterland, ecco qui di seguito le eccezioni previste alla decisione del Sindaco Letizia Moratti.
“Domenica ci fermiamo – sono le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti – perché non abbiamo segnali che ci dicano che rientriamo per tre giorni sotto i limiti consentiti di smog. Fra poco firmerò l’ordinanza per la chiusura dalle 8 fino alle 18“.
“Anche io sono rimasto sorpreso – sono le parole del Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà – di non essere stato neanche avvertito di questa intenzione. Credo che le istituzioni è bene si coordinino perché in effetti, e ne ho parlato con il presidente della Regione che ha fatto il tavolo questa mattina, è evidente che bisogna garantire servizi sostitutivi e bisogna fare in modo che per i cittadini non ci siano difficoltà per cui un Comune lo fa e l’altro no. In questo caso chiaramente diventa complicato“.
Poche le eccezioni previste: per tutti i dettagli su chi può circolare in deroga è possibile leggere e/o scaricare qui di seguito l’ordinanza al link evidenziato:
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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Queste iniziative servono, forse, a catturare il consenso demagogico di qualche ingenuo ecologista, ma non a migliorare la qualità dell’aria, perché ridicolmente estemporanee e parziali. Un eventuale, possibile abbassamento della concentrazione di inquinanti sarà da ricondurre esclusivamente a fattori climatici, essendo già previsto un abbassamento della pressione atmosferica. Nelle stagioni piene (inverno ed estate) il clima milanese è caratterizzato da lunghi periodi di alta pressione atmosferica: è sempre stato così, in passato il problema era aggravato soprattutto dalla produzione industriale interna alla città e dalle modalità meno evolute del riscaldamento nelle abitazioni. La qualità della vita cittadina, tuttavia, ne è risultata penalizzata solo relativamente, con un’aspettativa di vita addirittura crescente nel tempo. Anche la patologie dell’apparato respiratorio sono riconducibili, nell’adulto, a fattori voluttuari quali il tabagismo, o all’esposizione diretta e selettiva ad inquinanti patogeni. Sembra quindi che, complessivamente, i vantaggi della vita urbana, al lordo dell’inquinamento atmosferico, superino ampiamente gli svantaggi. Osservo, per contro, un completo disinteresse per l’inquinamento acustico, assai invalidante – e perciò economicamente oneroso in termini di servizi socio sanitari – per la popolazione. E’ assai grave l’abuso cittadino di sirene e mezzi di segnalazione acustica, responsabili di ripetuti traumi acustici anche gravi. Intervenire nella prevenzione del fenomeno sarebbe assai più semplice e più utile, ma – ahimé – meno demagogico…