Oggi, 27 Gennaio 2011, è la Giornata della Memoria, tante le iniziative in città e in tutta la Lombardia (vedi link https://faremilano.wordpress.com/2011/01/13/giornata-della-memoria-2011-a-milano-e-in-lombardia/), ieri mattina, invece, la comunità ebraica di Milano ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione circa i lavori del Memoriale della Shoah al Binario 21, il luogo da dove sono partiti i treni della deportazione, su 605 ebrei destinati ai campi di sterminio, solo in 20 sono tornati a casa (i sopravvissuti sono stati pari al 3%).
Il cantiere è ancora indietro, c’è un problema economico importante, mancano circa 5,5 milioni di euro su 9 (negli anni, tra l’altro, il costo è lievitato parecchio), Comune di Milano, Regione Lombardia e Provincia di Milano sono andati incontro alla comunità ebraica di Milano (CEM), ma la strada è ancora lunga.
Prevista una raccolta fondi, necessario l’aiuto di tutti, cittadini, istituzioni, fondazioni, società civile e industriali, in tre giorni lavorativi, da quando cioè la sottoscrizione è partita, sono stati depositati su un conto corrente specifico € 7.638 (per chi volesse contribuire ecco le coordinate bancarie = Fondazione Memoriale della Shoah di Milano ONLUS presso Intesa San Paolo S.p.A. – IBAN IT03V0306901672100000000605). Per aumentare le entrate è molto probabile, sebbene non ancora certo, che venga organizzata nei prossimi mesi un’asta benefica i cui proventi dovranno servire a finanziare il Memoriale della Shoah.
Dal punto di vista pratico, invece, due le strade percorribili, o attendere l’invio di tutta la copertura finanziaria prima di proseguire i lavori, oppure, andare avanti step by step, Stato Avanzamento Lavori, ogni qualvolta ci sono i soldi la costruzione cresce di un pezzo.
Alla presentazione di ieri mattina, il Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah Ferruccio De Bortoli, dopo avere ringraziato anche i privati che sono intervenuti con le donazioni, ha sottolineato che “il Memoriale serve anche per non consegnare un futuro peggiore ai nostri figli ” e ha auspicato che il luogo “diventi un simbolo del dialogo interreligioso”.
Il progetto del Memoriale si estende su una superficie di 7.000 mq, su due piani, piano terreno e piano interrato. Si inizia con la Sala delle Testimonianze, con le voci dei sopravvissuti e si prosegue con il Cannocchiale della Discriminazione con proiezioni in movimento. Poi si arriva allo spazio dei vagoni aperti, chiamato Binario della Destinazione ignota per concludere con il Muro dei Nomi, simbolo da sempre e ovunque del dramma della Shoah.
Da lodare l’iniziativa privata di Maurizio Lazzari, un privato che ha avviato un dialogo con le scuole delle zone 6 e 7 della città per coinvolgerle nel progetto; la scuola Carlo Porta ha aderito con una donazione, l’auspicio è che anche altri istituti si lascino coinvolgere nelle prossime settimane.
Fra gli interventi, infine, molto toccanti – come già successo l’anno scorso – le parole di Liliana Segre, tra i pochissimi sopravvissuti all’Olocausto, la quale, dichiara di essere stata fortunata per avere vissuto il dramma dell’Olocausto “da figlia e non da mamma, come fa una madre a resistere a una cosa del genere, ma di che cosa stiamo parlando, dobbiamo elemosinare i fondi perché questo posto ritorni nella storia di Milano?”.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com