Dopo la richiesta di Sara Giudice che ha lanciato una petizione per mandare a casa l’ex igienisita dentale Nicole Minetti arriva, tramite le colonne del quotidiano Il Giornale la risposta negativa della giovane consigliera regionale che dichiara: “non mi dimetterò, sarebbe una ammissione di colpevolezza, io sto con il Presidente”.
L’altra sera Sara Giudice era alla trasmissione Linea D’Ombra su Telenova, condotta da Adriana Santacroce, ha avuto maggiore spazio e visibilità, e ha tenuto testa all’Onorevole Corsaro, il quale, a proposito della sua petizione, le ha dato parzialmente ragione, pur non rispondendo alla domanda della giovane rappresentante del Consiglio di Zona di Milano che ha chiesto al suo partito se si identifica nel “modello Minetti” o se, al contrario, punta su una politica del fare, fatta di valori e di “gavetta”.
In attesa che il partito risponda ufficialmente a Sara Giudice ci si domanda se quando la Minetti parla di Berlusconi il suo pensiero reale sia quello che utilizza nelle interviste e/o nelle dichiarazioni ufficiali, oppure, se in realtà, la sua opinione è quella che emerge dalle intercettazioni del Bunga Bunga Party, dove il Premier Silvio Berlusconi viene definito in maniera variegata, con differenti epiteti.
“Solo uno sfogo, un momento di rabbia”, si è giustificata Nicole Minetti, qualcuno ci crede? Difficile dirlo, il danno è fatto, oramai Sara Giudice e Nicole Minetti, giovani coetanee del Pdl, sono legate da un filo doppio, più l’immagine della Minetti viene messa in dubbio da dichiarazioni, intercettazioni o interviste, più aumentano le firme alla petizione di Sara Giudice e gli inviti alle trasmissioni televisive (anche oggi prevista una sua partecipazione a un programma). Se una sale, l’altra scende, in una logica di gioco delle parti.
Una differenza essenziale, tuttavia, esiste fra le due. Una fa politica di professione e guadagna circa 12.000 euro al mese, l’altra, lavora in una multinazionale per meno di 12.000 euro all’anno e si occupa di politica nel tempo libero, senza ricavi e/o senza chiedere nulla: vi sembra poco?
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com