Sono stati diffusi da poche ore i risultati della domenica a piedi, il blocco delle auto non è servito a risolvere il problema, le soglie relative alle tre centraline della città di Milano sono state tutte superate, in Via Senato addirittura raggiunti i 66 microgrammi per metro cubo, contro i 50 di legge, le polemiche non si sono fermate, ecco cosa succederà nei prossimi giorni in merito alla circolazione dei mezzi in centro e/o nell’area ecopass.
La soluzione prevista dalla ordinanza del Comune è semplice, il blocco prosegue a oltranza, fino a che, per tre giorni consecutivi, i valori di Pm10 non saranno rientrati nella norma; di certo, è sempre più probabile che, domenica prossima 6 febbraio, come già scritto ieri dalle colonne del blog, il blocco totale si ripeta.
Molto complicato mettere in atto soluzioni valide, Legambiente invoca per Milano un vero e proprio piano di lungo periodo per arrivare a ridurre gradualmente la percentuale di CO2 fino al 40%, intanto, però, i milanesi, bambini e gli anziani soprattutto, soffrono quotidianamente per questa situazione, si ammalano maggiormente, hanno problemi respiratori in percentuale superiore rispetto a chi vive al sud, nelle isole, al mare o in montagna.
L’auspicio è che vengano abbandonate le logiche economiche che spesso accompagnano le scelte dei nostri amministratori e che, almeno per questa volta, “la Repubblica tuteli la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, così come previsto dall’Articolo 32 della Costituzione.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
… Se solo ci sforzassimo d’esser meno pigri, potremmo stare tutti molto meglio. Sul breve, medio e lungo termine.
Un’auto ogni persona è un’equazione dal risultato disastroso.