Sentenza storica dell’Unione Europea che ha stabilito che “uno stato membro può, a talune condizioni, vietare la trasmissione in esclusiva dell’insieme degli incontri del campionato del mondo e d’Europa di calcio su una televisione a pagamento, al fine di assicurare la possibilità per il proprio pubblico di seguire questi eventi su una televisione ad accesso libero”.
Fifa e Uefa, i due massimi organismi mondiali capitanati rispettivamente dallo svizzero Blatter e dal francese Platini, sono balzati agli onori della cronaca non per la decisione di introdurre la moviola in campo nel football (auspicata dai tifosi di calcio di tutto il mondo), ma per avere perso un ricorso, da loro medesimi promosso, contro gli stati dell’Unione Europea Belgio e Gran Bretagna.
“La Commissione – recita la sentenza – non ha commesso alcun errore ritenendo che la qualificazione da parte del Regno Unito dell’insieme degli incontri della Coppa del mondo e dell’Euro e da parte del Belgio di tutti gli incontri della Coppa del mondo come ‘eventi di particolare rilevanzà per la loro società è compatibile con il diritto dell’Unione”.
Alla luce di questa decisione, dunque, ogni stato membro dell’UE potrà trasmettere le partite di calcio in chiaro, ed ecco la domanda chiave che ne scaturisce: in Italia sarà mai possibile vedere l’intero evento sulla televisione di stato al solo prezzo del canone di legge, fra poco più di un anno, quando si giocherà il campionato europeo Euro 2012 in Polonia e Ucraina?
Difficile rispondere, certamente, con questo Governo in carica la risposta è scontata, la famiglia del Premier Berlusconi è proprietaria di Mediaset Premium, l’applicazione della sentenza nel Bel paese, se da un lato farebbe felici milioni di appassionati di calcio da nord a sud, dall’altro, determinerebbe una diminuzione non lieve delle entrate del gruppo Mediaset.
Infine, questione non da poco, il calcio prende molti soldi dalla Tv digitale e satellitare proprio per la sua esclusività, così non fosse, tutto il movimento del calcio italiano sarebbe in difficoltà.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com