Stamattina, sfogliando Il Corriere della Sera, i lettori hanno potuto leggere la lettera al direttore di Cinzia Sasso, giornalista di Repubblica e compagna del candidato Sindaco Giuliano Pisapia, la quale, dichiarando di volere violare la privacy, raccontando i fatti propri, ha posto l’accento sul fatto che abiti in quell’appartamento da ventidue anni, ovvero, quando ancora non conosceva Giuliano Pisapia; la missiva si chiudeva con la comunicazione che, nel frattempo, aveva trovato un altro immobile dove abitare.
La signora Sasso, tuttavia, si è dimenticata di un dettaglio, ovvero, fare sapere ai lettori del quotidiano di Via Solferino l’unica notizia che volevano conoscere, ovvero, quanto paga di affitto in Corso di Porta Romana 116/A?
La risposta è stata data nel tardo pomeriggio di ieri, quando, on line, è iniziata a circolare la lista con i dettagli degli affitti e delle spese di condominio (per approfondimenti sui nomi https://faremilano.wordpress.com/2011/02/18/milano-pio-albergo-trivulzio-lista-completa-affitti/).
Ecco i numeri: 6.864 euro all’anno per la giornalista, pari a 572 euro al mese, oltre a 3.481,92 di spese condominiali, il tutto per una casa di mq 118, pari a euro 58 al metro quadrato annuo.
In zona, una casa costa, in media, intorno ai 6.000 euro al metro, e, qualora fosse disponibile sul mercato uno stabile a reddito non distante da MM3 Crocetta, un fondo internazionale sarebbe disponibile ad acquistarlo, purché gli venga garantito un 6% annuo (come minimo) del valore di compravendita.
Applicando la formula matematica all’appartamento in questione il giusto valore di affitto per un immobile, in questa zona, di circa mq 120, sarebbe pari a 42.480 all’anno (oltre le spese).
Ciò significa, in termini immobiliari, che la signora Sasso ha risparmiato (e lo fa tuttora) circa 35.000 euro annui rispetto all’affitto di mercato (con questi conti convince poco il discorso della ristrutturazione a suo carico contenuta nella lettera).
Forse, molti concittadini, al suo posto, avrebbero agito come lei, ma siccome non c’è la controprova, è giusto che i milanesi si indignino di fronte a casi come quella della giornalista di Repubblica (a onor del vero, nella lista, c’è molto di peggio, ad esempio, in Via Petrarca 2 – zona Revere Pagano XX Settembre – tale Chiara Zuccalà paga 5.100 euro all’anno per 192 mq), la quale, probabilmente, invece di armarsi di carta e penna, avrebbe fatto meglio a tacere.
Excusatio non petita, accuatio manifesta, insegnava tanti anni fa all’Università Cattolica il Professor Giandomenico Pisapia, papà di Giuliano.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
Leggo solo ora questo scambio di sacrosante opinioni.
Chiara Zuccalà è una professionista come pochi che ho visto. Una persona che nel suo lavoro mette anima, cuore, intelligenza, comunicazione, visione. Io non entro nel merito delle notizie circolate ma posso giudicare il suo lavoro avendolo svolto accanto a lei in ING Direct, una delle migliori banche al mondo, per il cliente e per chi ci lavora. Ora non lavoro più per loro e sono dispiaciuto di non lavorare con lei a stretto contatto perchè è una persona che pensa prima al cliente e dopo al resto. Se permettete quello di cui parlate è l’Italia, non Chiara Zuccalà!
Il bello di ING Direct è che Chiara Zuccalà non si dimetterà mai, nè tantomeno nessuno la inviterà a dimettersi. E’ dirigente risorse umane, ma avrà almeno una laurea?
http://chiarazuccala.wordpress.com/
ma almeno prova un po’ di vergogna questa signora? si sarà dimessa? mah….
bella figura !
Preciso che, quando ho scritto l’articolo (momento che non coincide con quando è stato postato), non si sapeva ancora che Chiara Zuccalà, inquilina di un immobile in Via Petrarca, di proprietà del PAT, fosse la stessa Vice Presidente Risorse Umane della nota banca. Allora poteva essere anche un caso di omonimia, sebbene, i dubbi fossero pochi.
KJC
Adesso si capisce come mai la ING offre tassi così elevati! Io sono loro cliente, ma il fatto che uno dei dirigenti della banca sia implicato in questo scandalo mi fa venir voglia di ritirare tutti i soldi. Tutte uguali le banche!!
io ci lavoravo in ING DIRECT e si vedeva com’era la zuccalà.
assumeva amici e parenti…tutti alla sua corte.
il clientelismo modello mafia insomma.
questa notizia non mi ha affatto colpito
Tale “Chiara Zuccalà” è il Direttore del personale della ING Direct N.V., la banca del Conto Arancio, con sede a Milano. Questo la dice lunga sulla banca: trasparenti dicono! Sì, ma se il capo delle risorse umane è quello che è, figurati il resto…
Giusto per curiosita ho provato a mettere il nome chiara zuccala per vedere chi fosse… nientemeno che vice president di ING direct….
sicuramente aveva davvero uno stipendio da fame, che schifo
Purtroppo fino a quan do la maggioranza degli italiani cercherà di approfittare dello stato, di sfruttare lo stato senza ritegno, non si potrà cambiare: è la legge della democrazia (il suo risvolto negativo). L’unica soluzione potrebbe essere quella di togliere il voto a chi si macchia di reati quali pensioni indebite, agevolazioni scandalose ottenute con raggiri della legge ecc. Ma vedrete che tutti gli scandali finiscono in bolle di sapone perché sono stati a loro volta costruiti sulla base di leggi che rendono impuniili tali reati… Auguri a tutti.