Dopo le polemiche, seguite alla pubblicazione degli inquilini e dei fortunati acquirenti di immobili facenti capo al Pio Allbergo Trivulzio e alla Fondazione Policlinico, è ora la volta di un altro ente milanese, il Golgi Redaelli che ha diverse proprietà in locazione ubicate nel centro storico di Milano, i nomi sono ancora coperti da segreto, forse, nelle prossime ore si avrà qualche informazione in più.
Gli stabili sono ubicati in Via Olmetto 3 e 5, nonché in Via Dei Piatti 8, i canoni di locazione di appartamenti hanno valori di mercato che oscillano fra i 130 e i 240 euro al metro quadrato annuo, oltre a spese condominiali.
Tradotto, a titolo esemplificativo, un ufficio di 45 Mq costa 500 euro al mese, un posto auto nello stabile, ulteriori 150 euro; nel settore residenziale, invece, l’immobile più economico, in rapporto alla superficie, è un plurilocale di 175 metri, il cui canone di locazione è di 1.880 euro al mese circa.
A differenza del PAT, è opportuno sottolineare come, per il Redaelli Golgi, i valori sono, per la maggior parte, inferiori rispetto ai valori di mercato, sebbene, molto distanti dai privilegi del Pio Albergo Trivulzio.
Ad esempio, si è parlato di un appartamento di circa mq 187, affittato da Carla Fracci, in Via della Spiga, a euro 45.593 annui più le spese (pari a 243 euro al metro quadro annuo). Il confronto non regge e suonano male le parole dell’ex ballerina, la quale, nega qualsiasi privilegio in una intervista al Corriere della Sera.
Facciamo due conti. In Via Olmetto 5 ci sono degli inquilini che pagano di più dell’ex etoile della Scala di Milano, in rapporto alla superficie affittata. Se, poi, andiamo sul posto e chiediamo agli inquilini del Golgi Redaelli se sono favorevoli, a parità di affitto al metro quadro annuo, ad andare a vivere in Via della Spiga 5 siamo certi che accetterebbero al buio, senza vedere l’immobile.
Un valore più corretto di affitto di un appartamento in Via della Spiga 5 dovrebbe non essere inferiore a 500 euro al Mq annuo, tenuto conto che, qualche mese fa, a tale cifra, sono stati affittati degli appartamenti in una casa a qualche centinaio di metri, ma che non aveva ne possedeva l’appeal del Quadrilatero. Ecco perché le lamentele di Carla Fracci sembrano fuori luogo.
Segnaliamo, infine, che anche a Roma si registrano timidi tentativi di far emergere il mondo dei privilegiati a canone agevolato, nella lista dei fortunati che comprende politici Pd, Pdl ed ex An, anche il lombardo ex Ministro Castelli (600 euro al mese per 97 Mq a Trastevere), il quale, fiutando la polemica e gli attacchi dell’opposizione, sembra avere già dato disdetta di un immobile Enasarco.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com