LIBIA, GUERRA E GHEDDAFI, LE FORZE MILITARI IN CAMPO

Sferrato ieri l’attacco militare alla Libia da parte della Gran Bretagna, Francia e USA, vediamo nel dettaglio quali sono le forze militari che ogni stato sta schierando. Il premier britannico David Cameron ha affermato che Gheddafi è responsabile di ciò che sta succendendo ‘continua a brutalizzare il suo popolo e per questo motivo è giunto il tempo di agire. Bisogna farlo con urgenza, dobbiamo implementare la volontà degli Stati Uniti e non possiamo permettere che il massacro di civili prosegua’. La Gran Bretagna schiera: tornado, cacciabombardieri Eurofighter, aerei cisterna per i rifornimenti in volo, velivoli da ricognizione, pur avendo una base a Malta e Cipro ma non ha l’ok del governo dell’isola per utilizzarle per un attaccco alla Libia, presenti anche due fregate, la HMS Cumberland e la HMS Westminster già pronte nel Mediterraneo.

I francesi attaccheranno con i blindati, cento aerei da guerra, Rafale e Mirage 2000, allertate le basi di Solenzara e Corsica e in Ciad a N’Djamena, potrebbe anche essere utilizzata la portaaerei Charles De Gaulle.

L’America schiera F-15 e F-16 nelle basi della Sicilia, mentre nel Mediterraneo si trovano già le USS Barry e la USS Stout con missili Tomahawk, a supporto delle navi da guerra USS Ponce e USS Kearsage la portaelicotteri USS Bataan (partita mercoldì dalla Virginia), pronto il sottomarino a propulsione nucleare USS Providence.

Canada: 6 CF-18 e la nave da guerra Charlettown.

L’Italia fino a poche ore fa il premier Silvio Berlusconi affermava che un intervento militare non sarebbe stato necessario, perchè ‘ noi abbiamo ancora la speranza, visto questo schieramento globale della comunità internazionale e non soltanto della comunità occidentale ma anche dei Paesi arabi, che ci possa essere un ripensamento da parte del regime libico e che lo stesso regime possa ritenere di sua convenienza porre fine alle attività di contrasto alle popolazioni civili”. L’Italia in ogni caso mette a disposizione sette basi militari e la possibilità di utilizzare forze aeree e navali.

Danimarca: sei F-16 sono già in Sicilia a Sigonella.

Norvegia: sei F-16.

Belgio: quattro F-16

Qatar: contribuirà alla no fly zone.

Emirati Arabi: non ci sono al momento comunicazioni ufficiali.

Spagna: due basi militari messe a disposizione della Nato, ma anche forze aeree e navali.

Germania: come ha affermato il cancelliere tedesco Angela Merkel la Germania non prenderà parte alle azioni militari.

Forze militari libiche:

L’Esercito libico è la forza militare terrestre della Libia. Attualmente consta di circa 50.000 unità più le 43.000 unità di riserva che formano la Milizia popolare libica, formazione paramilitare delle Forze armate libiche.

L’esercito libico è organizzato in 10 battaglioni di carri armati, 10 battaglioni di fanteria meccanizzata, 18 battaglioni di fanteria, 6 battaglioni d’assalto, 22 battaglioni d’artiglieria, 4 brigate SSM e 7 battaglioni di artiglieria contraerea.

Sulla carta, l’Esercito libico disporrebbe di una grande quantità di armamento da combattimento, la maggior parte del quale è di origine sovietica e risale agli anni settanta e ottanta. Esso è comunque in gran parte obsoleto ed inservibile ed una grande percentuale rimane in magazzino. Parte dell’equipaggiamento militare è stato anche venduto ad altri paesi africani.

Negli ultimi anni non sono stati effettuati grandi acquisti di armamento, soprattutto a causa della decadenza dell’economia e delle sanzioni militari subite negli anni novanta. Questo ed altri fattori interni hanno seriamente diminuito la potenza delle intere forze armate libiche negli anni ed esse sono rimaste indietro rispetto ai propri maggiori vicini in termini di capacità militari e di possibilità reale di combattimento.

Libyan Air Force e con la sigla LAF, è l’attuale aeronautica militare della Libia e parte integrante, assieme all’esercito libico, alla Al-Quwwāt al-Bahriyya al-Lībiyya, la marina militare, e le Guardie della Jamāhīriyya, delle forze armate libiche.

Benché costituita da un consistente parco velivoli basati su 13 basi aeree sparse nel territorio libico e da un personale stimato attorno ai 22 000 uomini, secondo alcuni esperti del settore recenti rapporti giudicano la capacità offensiva della forza aerea libica limitata a causa di una bassa manutenzione dei mezzi e da una non ottimale preparazione dei suoi piloti, incapaci di sopportare le accelerazioni nelle manovre di ingaggio e di difesa. Le forze aeree libiche constano di: 374 aerei di cui 227 caccia, 120 elicotteri di cui 85 da trasporto e 35 da combattimento. I jet più potenti sarebbero di fatto inutilizzabili. (fonte wikipedia)

Faremilano

 

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