A Milano c’è un collezionista di flipper e “skill game” (alla lettera giochi di abilità, di fatto, dei veri e propri oggetti di antiquariato) che, una volta al mese, apre il locale dove tiene questi preziosi giochi da bar, la maggior parte dei quali provenienti dagli Stati Uniti: per partecipare a questi pomeriggi ludici occorre collegarsi al sito http://www.vecchiflipper.it/ e registrarsi all’associazione culturale La Saletta (pochi euro l’anno per associarsi, solo dopo si viene invitati, e verrà svelato l’indirizzo).
I flipper sono fondamentalmente di due tipi, elettromeccanici ed elettronici, se avete dubbi, volete un consiglio per l’acquisto o siete semplicemente alla ricerca di qualche pezzo di ricambio (relè, motori elettrici o bobine elettromagnetiche), il sito sopra citato vi può aiutare, potete trovare tutte le informazioni che vi servono, se poi partecipate alla Saletta avete anche l’opportunità di conoscere personalmente Riccardo Pizzi, informatico di professione e collezionista nel tempo libero.
In Saletta è possibile non solo ammirare i vecchi flipper, ma anche e soprattutto giocare gratis ad alcune vere icone anni ’80 come Pac-Man e Space Invaders, sentire vecchia musica trasmessa da un Juke Box da collezione e provare alcune decine di flipper o giochi di abilità (ultimo acquisto in Saletta Indy 800, un vecchio e introvabile gioco Atari, dove è possibile sfidare altri giocatori, volante, acceleratore e freno mettono a confronto le capacità di ben otto persone contemporaneamente): per qualche ora al mese tutti gli adulti tornano ragazzi (gradito l’ingresso ai bambini ben educati e controllati dai genitori, è consuetudine portare qualcosa da mangiare e bere, firmare un libro degli ospiti se ci si è divertiti e lasciare un piccolo ringraziamento per le spese vive).
Di flipper ce ne sono per tutti i gusti, i più antichi risalgono ai primi anni ’50 e sono in legno, gli anni ’60 e ’70 sono quelli dove il legno viene sostituito dal metallo e le palline diventano tre (erano cinque solo qualche anno prima), mentre, con gli anni ’80, tutto diventa elettronico e il gioco diventa moderno e più difficile, a livello di giocabilità.
Goettlieb, Williams e Bally sono le tre case costruttrici di flipper più rinomate e famose al mondo, i “backglass” (o vetri posteriori) dei flipper ricalcano la storia degli Stati Uniti e dei suoi usi e costumi, modelli specifici, ad esempio, sono dedicati allo sport, allo sbarco sulla luna, al gioco delle carte e/o alle corse automobilistiche.
A proposito dell’Italia, invece, da sottolineare la crociata delle mamme italiane, negli anni ’60, contro questo passatempo, equiparato allora al gioco d’azzardo, motivo per il quale, le case americane, eslusivamente per il mercato nostrano, producevano i flipper vendendoli con la dicitura “Nuovo Bigliardino Elettrico”.
Infine, per chi vuole iniziare a farsi un’idea della Saletta, è consigliabile cliccare qui sotto al link evidenziato e guardare il filmato trasmesso su una tv privata lo scorso novembre: .
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
sono in possesso di un vecchio gioco elettromeccanico da parete funzionante con monete da 50 lire posso inviarvi qualche foto, chiedo anche una valutazione , saluti e ringrazio C. E.