MILANO IL PARK TUTOR PER TUTELARE IL PARCHEGGIO RISERVATO

A fronte di 21.106 auto dotate di permesso per il parcheggio riservato, Milano offre di fatto 4000 strisce gialle. Di questi parcheggi 1323 sono privati o appartengono ai centri commerciali che alla chiusura serale diventano inutilizzabili. Trovare un parcheggio per le persone diversamente abili è quindi piuttosto difficoltoso.

Con l’introduzione del cosiddetto Park Tutor le cose dovrebbero migliorare, vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Il Park Tutor è un badge personalizzato con l’impronta digitale della persona  disabile a cui appartiene e al quale è concesso in uso. Quando la persona interessata arriva al posto auto riservato e non lo trova libero, attiva il telecomando, avviene il riconoscimento del badge. Un radiolocalizzatore installato nell’asfalto verifica con la Centrale operativa della polizia locale la corrispondenza e permette in tempo reale di attivare il carro attrezzi e far scattare la sanzione del trasgressore, ovvero di colui che occupa abusivamente il posto riservato.

I costi dovrebbero essere abbastanza contenuti, ogni parcheggio può costare dai 200 ai 600 euro, ma la cifra può variare quando i parcheggi sono ravvicinati, in questo caso i costi possono anche scendere di molto perchè il numero dei dispositivi da installare è minore. L’intervento di installazione comprende il dispositivo rilasciato al diversamente abile, il bridge di area ovvero il monitoraggio della rete dei sensori sull’area parcheggio, la rete dei sensori (in genere interrati) e il software integrato (centrale).

Anna Sara Balloni – faremilano@gmail.com 

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Una risposta a MILANO IL PARK TUTOR PER TUTELARE IL PARCHEGGIO RISERVATO

  1. Marco ha detto:

    Salve,
    vorrei fare una precisazione ma molto importante: il sistema Park Tutor, grazie alla sua rete di sensori, riconosce PREVENTIVAMENTE un’occopazione abusiva, segnalando la stessa in tempo reale alla Centrale Operativa di controllo.
    Il sistema è infatti in grado di discriminare un’occupazione legittima da una abusiva proprio mediante l’uso del “badge” personale, il quale deve essere usato dal titolare al momento dell’arrivo sul parcheggio: se, al momento dell’occupazione dell’are di sosta con un’autovettura, tale badge non viene attivato entro il tempo stabilito (di norma 2 minuti) il sistema fa scattare automaticamente l’allarme per occupazione abusiva. Va da sè che chi non è in possesso del “badge”, autentico ed autorizzato alla sosta, non potrà occupare quel determinato parcheggio e la sua sosta verrà segnalata immediatamente come abusiva, senza che sia il titolare effettivo del posto auto a dover segnalare l’abuso che, pertanto, al suo arrivo, non si troverà il posto occupato dato che la rimozione del veicolo abusivo sarà (dovrebbe essere) già avvenuta.

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