Non c’è ancora l’ufficialità al 100%, ma sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di un duello in Tv fra i candidati sindaci Giuliano Pisapia e Letizia Moratti, in vista delle elezioni amministrative del 15 maggio per eleggere il nuovo Sindaco di Milano, teatro della contesa sarà la Tv a pagamento Sky, i due staff sono al lavoro per stabilire le “regole del gioco”.
In queste ore stanno uscendo le prime domande scomode che, ciascun candidato, vorrebbe fare all’altro, il centrodestra pone l’accento su temi quali aborto, coppie di fatto, moschee, droga e centri sociali, lo staff di Pisapia controbatte dichiarandosi disponibile a rispondere alle domande del Pdl, ed evidenziando il silenzio assordante di questi anni alle molteplici richieste e/o quesiti dei cittadini.
Sulla stessa lunghezza d’onda il candidato del Terzo Polo Manfedi Palmeri, il quale, dichiara che “alla Moratti di domande ne andrebbero fatte decine e decine, però lei scappa dai liberi cittadini, dalle proprie responsabilità, dai giornalisti, dai suoi concorrenti“.
In questo clima infuocato, si inserisce anche l’Italia dei Valori che fa presente alcuni temi caldi della campagna elettorale, come la casa di Batman, il caso Lassini, oppure l’annosa questione dei derivati.
Per approfondire questo tema, ecco le dieci domande che Letizia Moratti e il Pdl vogliono fare a Giuliano Pisapia: http://www.letiziamoratti.it/diario/news/main-news/comunali-10-domande-del-pdl-a-pisapia-moratti-attendo-le-sue-risposte.
Qui di seguito, invece, l’angolo visuale del candidato Giuliano Pisapia e/o come ha gestito la risposta (tramite facebook): http://www.facebook.com/notes/giuliano-pisapia-sindaco-x-milano/un-confronto-pubblico-per-rispondere-alle-100-domande-sui-problemi-irrisolti-di-/212188372133440?ref=mf.
Di certo, la campagna elettorale è entrata nel vivo, Letizia Moratti punta molto sul fatto che, con l’esposizione diretta di Silvio Berlusconi, potrà recuperare il voto degli indecisi, come sempre successo nelle passate elezioni a ridosso delle urne; il candidato Pisapia, invece, si sente forte in quanto, nelle ultime elezioni provinciali, al ballottaggio, i voti a Milano per il centrosinistra sono stati superiori a quelli del centrodestra, e, a determinare la sconfitta dell’allora candidato Filippo Penati, fu l’hinterland. Il terzo Polo, infine, sta nel mezzo e, qualora si andasse al ballottaggio, potrà diventare determinante per aggiudicare la vittoria all’uno o all’altro candidato (ad oggi dichiara che lascerà libertà di coscienza ai propri elettori).
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
Faremilano 
Spero proprio che il dibattito avvenga, sarebbe un bel segnale di confronto e democrazia e potrebbe chiarire diversi punti.
Anche se difficilmente questi incontri muovono tanta parte di elettorato.