I cittadini milanesi sono stati informati che i lavori alla metropolitana milanese Linea 5 lilla procedono regolarmente e che è stato recuperato il tempo perso causato dalla esondazione del Seveso nel tratto Viale Zara/Viale Fulvio Testi, soddisfazione è stata espressa dal Primo Cittadino Letizia Moratti che, in questi giorni di campagna elettorale, si sta prodigando per dimostrare ai residenti quanto e come sta lavorando bene per la città; per contro, il suo principale antagonista nella poltrona di Palazzo Marino, Giuliano Pisapia, sta cercando di evidenziare i limiti di questa amministrazione e/o le carenze del suo mandato.
“I lavori procedono sulla M5 come da cronoprogramma” ed entro la primavera dell’anno prossimo “sarà aperta la tratta Bignami-Zara”, con il pieno recupero dei tempi di esecuzione rispetto ai danni provocati dall’esondazione del Seveso del settembre scorso. Lo ha ribadito il sindaco Letizia Moratti, a margine del viaggio di collaudo della metropolitana lilla fra le stazioni di Bignami e Ponale.
Sul treno usato per la messa a punto della linea, il sindaco ha verificato in anteprima le novità del novo metrò, a partire dalla “visuale” di cui si può godere dal convoglio: a guida interamente automatica, e quindi senza cabina per il conducente, i passeggeri possono vedere il tunnel che si apre davanti al treno in corsa attraverso il vetro in testa alla carrozza. “Milano è sempre all’avanguardia, la nostra tecnologia è tra le più avanzate e noi ne siamo fieri e orgogliosi”, ha commentato Moratti.
Fra le innovazioni introdotte sulla “lilla”anche le porte di banchina che separano i binari dai treni, già ribattezzati “anti-suicidio”, e un sistema informatico all’avanguardia per il monitoraggio e il controllo della circolazione dei convogli, per i quali è prevista una frequenza di 75 secondi. “Quando diciamo entro la primavera dell’anno prossimo diciamo dalla primavera dell’anno prossimo”, ha rimarcato il sindaco, assicurando: “Tutto il programma sarà rispettato secondo i tempi che abbiamo detto”.
Dopo l’entrata in funzione della tratta Bignami-Zara, la cui realizzazione è cominciata nel settembre 2007, entro l’autunno 2013 è previsto che la linea sia operativa fino a Garibaldi ed entro l’aprile del 2015 sull’intera tratta, fino a San Siro. “Il treno è di ultima generazione, con una unica carrozza da oltre 490 passeggeri e una frequenza elevatissima, di 75 secondi – ha sottolineato Moratti – e può portare da 13mila a 25mila passeggeri all’ora per direzione. Complessivamente potrà togliere dalle strade 40 milioni di auto all’anno, portando 96 milioni di passeggeri.
E’ una tratta importante, di 12 chilometri di lunghezza da Bignami a San Siro, con 19 stazioni e con un investimento significativo”: di 587 milioni il valore della tratta Bignami-Garibaldi, di cui 123,7 a carico del Comune, 205,9 della società Metro 5 e 257,4 milioni finanziati dallo Stato.
Quello dell’altro giorno rappresenta il primo “viaggio ufficiale” su uno dei due treni adibiti alle prove di messa a punto, cominciate il mese scorso e che proseguiranno per un anno. In un primo tempo i treni circoleranno solo sulla “tratta di prova” Bignami – Ponale – Bicocca, per poi viaggiare progressivamente lungo tutta la linea Bignami – Garibaldi. Le prime prove di circolazione avvengono con guida manuale, che in seguito diverrà automatica. Le casse del primo treno sono state calate nel dicembre scorso nella stazione di Keplero, mentre quelle del secondo sono arrivate a marzo. Successivamente i primi due treni (su un totale di 12 solo per la prima tratta Bignami – Garibaldi), che sono definitivi e già arredati, sono stati ssemblati e sono cominciate le prove statiche al deposito-officina di Bignami.
I veicoli sono a quattro carrozze, contro le 3 programmate inizialmente: una decisione del Comune, dopo aver approvato l’estensione della linea 5 verso San Siro e considerato i maggiori carichi previsti per l’intera linea.
Con l’occasione il sindaco ha dato conferma anche delle intenzioni del centrodestra riguardo alle tariffe dei mezzi pubblici: “L’aumento del biglietto Atm – ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti – è all’ordine del giorno forse per la sinistra, perché con il programma che ha non si capisce dove riesca a far quadrare i bilanci. Per parte nostra confermiamo che il biglietto del tram rimarrà come è adesso: fermo a un euro da 10 anni. Così come rimarranno le tariffe che da noi sono le più basse d’Italia: come l’acqua, che resterà pubblica, e non metteremo l’addizionale Irpef. Noi prevediamo di continuare su una strada che non incide sulle finanze dei cittadini milanesi”.
faremilano@gmail.com – Fonte: Omnimilano