Una volta blu cobalto, pareti a specchio, lampadari sontuosi, moquette damascata e un imponente arazzo; si presenta così la nuova Sala Matrimoni del Comune all’interno di Palazzo Reale. I primi matrimoni dovrebbero essere celebrati a giugno (anche se in realtà sul sito del Comune di Milano, nella sezione dedicata al matrimonio si parla del 1 luglio).
Stile e colori sono il frutto della collaborazione tra l’Assessorato, lo studio Solci e la scenografa Leila Fteita, collaboratrice del Teatro alla Scala. Il disegno delle specchiere riprende quello dell’epoca a cavallo tra 700 e 800; le cornici sono in foglia d’oro, realizzate con una tecnica antica, mentre i 16 lampadari che illuminano l’ingresso e la sala della cerimonia sono composti da gocce di cristallo, anch’essi su disegno dell’epoca.
Il tavolo delle celebrazioni è un originale del ‘700. Il grande arazzo (4,25 metri di altezza x 6,85 di lunghezza) presente nella sala è di proprietà dell’Amministrazione e risale al secolo XVII. Restaurato nel 1999, era originariamente collocato all’interno di Palazzo Marino e ora sarà esposto al pubblico.
Le 60 sedie per gli invitati degli sposi sono rivestite di broccato. Nel foyer d’ingresso, arredato con divanetti, domina una gigantesca specchiera. “Storia, eleganza e prestigio in quella che era, fino a qualche mese fa, una scatola vuota”, ha detto Tanja Solci, art director milanese, spiega la realizzazione della nuova Sala Matrimoni civili a lei affidata dal Comune, “un pezzo di storia della scenografia milanese a Palazzo Reale. Un progetto non solo bello e adatto alla circostanza, ma anche ricco di citazioni stilistiche e storiche”.
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