Finiti i ballottaggi è già tempo di analisi politiche, se Berlusconi ammette la sconfitta (contrariamente al primo turno dove, eccetto Milano, aveva parlato di pareggio), per la Lega Nord “è una sberla” (dichiarazione di ieri del Ministro degli Interni Roberto Maroni), il Carroccio, in Lombardia, ha perso la sfida, fra l’altro, a Milano, Gallarate, Arcore, Desio e Rho, unica vittoria quella di Varese.
Fortissima la delusione della Lega Nord, il partito di lotta e di governo è dilaniato da dubbi e incertezze, da un lato, c’è l’intenzione di portare avanti il federalismo fiscale insieme a Silvio Berlusconi, dall’altro, c’è la protesta vibrante degli elettori, i quali, tramite Radio Padania sono contrari a questa alleanza e hanno espresso tutta la propria avversione contro Silvio Berlusconi.
Sulla medesima lunghezza d’onda dei radioascoltatori il commento di Matteo Salvini, il capolista a Milano, il quale, tra l’altro, ha commentato che si tratta di “un voto contro Berlusconi, qualcuno in questi cinque anni ha perso 75.000 voti, mentre la Lega ne ha guadagnati 35.000“.
Cosa farà, da oggi, Umberto Bossi? Il leader della Lega non parla, le uniche dichiarazioni in merito sono del Ministro Calderoli, il quale, ha dichiarato che bisogna “andare avanti con Berlusconi fino al 2013“.
In ogni caso, al di là delle dichiarazioni di facciata, i dubbi della Lega Nord sono tanti, di certo, da oggi Umberto Bossi alzerà la posta con Silvio Berlusconi e gli alleati Pdl, altrimenti meglio tornare alle urne, così come chiedono gli elettori del Nord e i radioascoltatori di Radio Padania.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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