Quattrocentocinquanta scuole di Milano ricevono i pasti quotidiani da un’unica società privata a capitale pubblico (Milano Ristorazione, 99% facente capo al Comune di Milano, 1% la quota di Sogemi), Presidente Roberto Predolin , sipendio da top manager (incarico assegnato dall’ex sindaco Letizia Moratti).Con la vittoria di Giuliano Pisapia Milano Ristorazione è entrata prepotentemente nel mirino del neo inquilino di Palazzo Marino, l’Assessore al Commercio Franco D’Alfonso è stato chiaro e diretto dichiarando che “di fronte a cose di questo genere, e visto che l’amministrazione è cambiata, il pensiero di togliere il disturbo io lo farei, anche perché sulla gestione di Milano Ristorazione continuano ad arrivare parecchie critiche: è stata una delle cause della sconfitta della Moratti“.
Sulla società, inoltre, pende una “class action” da parte di genitori e famiglie milanesi che lamentano una serie di inadempienze del contratto, ecco cosa dichiarava in merito mesi fa, al Corriere della Sera, Anna Santoiemma, una delle coordinatrici del gruppo: “il grana padano al posto del parmigiano reggiano; i 26 centri cucina al posto dei 46 concordati; l’olio conservato in bidoni di plastica e non nelle latte; i contenitori per trasportare il cibo in plastica anziché in acciaio; le verdure surgelate e non fresche; idem per la carne, surgelata anche quella; il tonno che arriva dalle Filippine. E l’impegno sul bio e sul km zero, disatteso anche quello”.
Per chi volesse approfondire, ecco dove trovare il contratto Mi-Ri e tutti gli allegati collegati: http://pappapedia.pappa-mi.it/ristorazione—servizio/attori/fornitore-del-servizio/contratto-e-carta-dei-servizi.
Per chi, infine, è intenzionato a monitorare la situazione e/o leggere il report delle quotidiane commissioni mensa, formate dai genitori degli alunni, ecco il sito da cliccare: http://www.pappa-mi.it/.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com