PALAZZI CONDANNA L’INTER: ILLECITO SPORTIVO

E’ stata una giornata terribile per la società Inter, nel pomeriggio di ieri sono state diffuse le motivazioni della decisione del Procuratore Federale Stefano Palazzi, dalle carte emerge in maniera chiara e inequivocabile la responsabilità della squadra nerazzurra (“diretta ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparizalità e indipendenza in violazione del pre vigente articolo 6 del codice di giustizia in vigore all’epoca e oggi sostituito dall’articolo 9”), dal punto di vista pratico, nessuna penalizzazione è prevista in quanto l’illecito si è prescritto per decorrenza dei termini, sotto il profilo etico e morale è una sconfitta enorme per chi, dal 2006 fino a ieri, ha parlato di “scudetto degli onesti”.

Ora l’attenzione si sposta sul Consiglio Federale del 18 Luglio 2011, venticinque consiglieri sono chiamati a decidere la revoca o meno dello scudetto del 2006, in base all’esposto della società Juventus.

Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese due sono le domande chiave:

1) Se, nel 2006, le intercettazioni riguardanti le telefonate fra l’allora Presidente dell’Inter e il designatore arbitrale Paolo Bergamo fossero state conosciute, la società Inter sarebbe stata deferita?

2) In caso di risposta positiva alla prima domanda (è lo stesso Palazzi che l’ha fornita con la decisione presa in questi giorni, per chi fosse interessato a leggere i passaggi più significativi clicca qui), alla società Inter sarebbe stato assegnato lo scudetto 2006?

Durissima la reazione di Massimo Moratti, il quale, ha dichiarato ieri sera che si tratta di un “considerare Facchetti come nelle accuse della Procura federale è offensivo, grave e stupido, è un attacco pesante nei confronti della società, totalmente inaccettabile. Palazzi si sbaglia, senza processo si può dire ciò che si vuole ma io non l’accetto e l’Inter non l’accetta”.

Unico vero modo per l’Inter di difendersi è rinunciare alla prescrizione e aprire la fase processuale, soluzione pressoché impossibile, alla luce dei fatti.

Kevin John Carones – faremilano@gmail.com 

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