SCUDETTO 2006, ECCO COME FINIRA’

La vicenda dello scudetto 2006 (quello degli onesti, secondo i tifosi dell’Inter, titolo di cartone per molti supporters della Juventus) tiene banco in questi giorni su tutti i principali quotidiani italiani, non solo quelli sportivi, ecco uno scenario molto verosimile di quello che potrebbe succedere, alla luce della relazione del procuratore federale Stefano Palazzi, durante il Consiglio Federale del prossimo 18 Luglio.

La società Inter vuole a tutti i costi conservare lo scudetto e soprattutto salvare il buon nome e la memoria dell’ex Presidente Giacinto Facchetti, la Juventus, dal punto di vista morale, è già soddisfatta del risultato ottenuto, fermo restando che, soprattutto i tifosi bianconeri, vorrebbero vedersi restituire il titolo perso a tavolino.

Le altre squadre restano alla finestra (Roma in primis), di certo c’è il forte smarrimento dei tifosi del pallone (di tutti, indipendentemente dalla squadra del cuore) per tutta la gestione dell’intera vicenda (quale giustizia è mai, quella che condanna una squadra e non procede nei confronti di un’altra, salvo poi accorgersene quando l’illecito si è prescritto?) .

Va da sè, infatti, che, qualora fossero state note le intercettazioni del 2006 relative all’Inter, lo scudetto non sarebbe stato assegnato alla società di Massimo Moratti (e se l’Inter, allora, fosse stata penalizzata, non avrebbe potuto creare quella fortissima squadra che ha primeggiato in Italia, in Europa e nel mondo).

La forte sensazione di molti addetti ai lavori è che la restituzione dello scudetto non può dipendere dal Consiglio Federale, ma dovrebbe essere decisa da una sentenza e/o da un organo giudicante preposto (fattispecie non applicabile al caso specifico, essendosi prescritto l’illecito).

Non assegnare lo scudetto vorrebbe dire sottoporsi ai giudizi e alle pressioni di milioni di tifosi, i quali, quotidianamente (allo stadio, in Tv, piuttosto che on line), potrebbero dire tutto in una sorta di “bar dello sport” permanente, senza essere smentiti.

Per contro, revocare lo scudetto significherebbe rischiare un ricorso da parte della società nerazzurra, con  conseguenze devastanti, economicamente parlando, per le tasche della Federazione, in caso di accoglimento della domanda.

Probabile, dunque, la soluzione di compromesso, lo scudetto rimarrà all’Inter, ma si evidenzierà l’anomalia della decisione, accontentando, in tal modo, i 14 milioni di tifosi della Juve, i quali, potranno insistere nelle loro argomentazioni.

Unico neo per Moratti è che questa soluzione, se da un lato, salva la bacheca, dall’altro, getta un’ombra inquietante sulla figura di Giacinto Facchetti, il quale, così andasse a finire, sarebbe oggetto all’infinito di cori, striscioni e sfottò (in tutti gli stadi italiani), accuse alle quali non potrà mai rispondere.

Kevin John Carones – faremilano@gmail.com

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