La crisi rende la realizzazione di Expo molto difficile e non sottovaluto che ci siano differenze nella volonta’ di organizzazione ma ‘pensare diversamente’ come diceva Steve Jobs, e’ la sfida” per l’Esposizione di Milano.
Questa l’indicazione che il presidente del Bie Jean Pierre Lafon ha dato alle istituzioni italiane per la realizzazione di Expo, in occasione della cerimonia delle bandiere dell’International Partecipants meeting alla Loggia dei Mercantti.
“Credo che questo, pensare in modo innovativo – ha detto Lafon – sorprendera’ e generera’ interesse e attrattivita’ sull’Expo di Milano”.
Lafon non ha mancato di sottolineare che l’Expo di Milano ha gia’ superato la meta’ del guado nel suo percorso verso il 2015: “Sono ormai passati 4 anni”, ha rimarcato, dalla presentazione della candidatura e “oggi siamo a meno di 4 anni dalla sua apertura” e ora “Expo deve rispondere a tre sfide”.
La prima, ha spiegato, e’ quella della crisi economica e finanziaria” ma “avete vinto la sfida principale, quella di assicurare la continuita’” e per questo ha ringraziato il sindaco e il commissario generale per avere fatto “squadra, perche’ penso che la posta in gioco fosse abbastanza importante per l’Italia e la Lombardia”.
Per Lafon “Milano non sara’ Shanghai, sara’ qualcosa di diverso” e “la sfida e’ come suscitare interesse fuori dai vostri confini e come fare perche’ Expo non sia una delle tante manifestazioni che si svolgono ogni anno in Europa”.
La crisi economica e finanziaria “rende la realizzazione molto difficile”, ha ammesso Lafon “e non sottovalutiamo che ci siano differenze nella volonta’ di organizzazione” ma “pensare diversamente come diceva Steve Jobs e’ la sfida”: “pensare in modo innovativo sorprendera’ e generera’ interesse e attrattivita’”.
Ma dopo la crisi e l’innovazione, ha detto il presidente del Bie, la “terza sfida e’ quella della comunicazione” che e’ “molto importante per avere un prestigio in tutti i Paesi” e “una chiave per il successo di Expo”. Perche’ “se per l’Esposizione di Shanghai l’eccellenza e’ stata nella grandezza, per Milano sara’ nel saper fare e nel fare sapere”, anche questo in modo innovativo.
Milano, ha detto Lafon “e’ il focolare della creazione che splende nel mondo, l’Italia e’ la terra del Rinascimento, delle meraviglie quando impiega tutte le sue forze. L’Italia Unita ci puo’ sorprendere come ha fatto piu’ volte nella sua storia” con “il successo di Expo e la trattazione di un tema cosi’ importante per la sopravvivenza dell’umanità”.
Fonte: Omnimilano – faremilano@gmail.com