Negli edifici della regione sarà prevista l’esposizione del Crocifisso, lo stabilisce la legge a firma del Carroccio approvata oggi in consiglio regionale.
Fuori dall’aula al momento del voto Pd, Sel e Idv, favorevole invece al provvedimento, che ha visto il sì compatto della maggioranza, l’Udc. Come spiegato durante il dibattito, il provvedimento è di fatto una “disposizione” e non un obbligo e per la mancata affissione non è quindi prevista alcuna sanzione.
Con la legge viene inoltre stanziata la cifra di 2.500 euro per l’acquisto dei primi crocifissi.
La scelta di esporlo, ha però precisato il leghista Alessandro Marelli, tra i firmatari del documento, “e molto più che un mero adempimento amministrativo, ma la salvaguarda uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità e la valorizzazione dei valori del cristianesimo, principi su cui poggiano la cultura europea e la stessa civiltà occidentale”.
Ha invece parlato di “feticismo” l’esponente di Sel Giulio Cavalli, mentre il Pd, come spiegato da Fabio Pizzul “ha scelto di dire di no, non perché contro il crocifisso, ma per la modalità inopportuna con cui si intende usarlo”. “C’è il rischio – ha spiegato poi Santantonio, anche lui Pd – che in questo modo da simbolo di pace diventi simbolo di scontro”.