Si va verso un Governo tecnico affidato all’economista di chiara fama internazionale Mario Monti, nominato ieri Senatore a Vita (la nomina del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, per i politologi, è mirata a mandare a Palazzo Chigi l’unica persona che, in questo momento di difficoltà, possa aiutare l’Italia – parola di Emma Marcegaglia – a uscire dal baratro), ecco qui di seguito, un profilo dell’ex Rettore dell’Università Bocconi di Milano.
Mario Monti nasce a Varese nel 1943, si laurea a ventidue anni e inizia la sua carriera universitaria all’Università di Torino.
Negli anni d’oro dell’ateneo di Via Sarfatti (a cavallo fra gli anni ’80 e ’90) è Professore di Economia e Rettore del prestigioso ateneo milanese che, sotto la sua direzione, diventa e si afferma come una scuola di primissimo livello sul piano internazionale che attrae giovani e studenti da tutto il mondo.
La sua carriera politica si lega indissolubilmente a quella di Silvio Berlusconi, nel 1994, diventa Commissario Europeo, posizione che è stata confermata dal successivo Premier Massimo D’Alema.
Con il ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi il suo ruolo viene coperto da Rocco Buttiglione, ma il Professor Monti , grazie ai dieci anni a Bruxelles, avendo contribuito ad elevare il prestigio internazionale dell’Italia nel mondo, continua e accresce la sua carriera di primissimo livello (fra l’altro, scrive libri, pubblica articoli, è International Advisor di Goldman Sachs, oltre a mantenere il ruolo di Presidente dell’Ateneo milanese che lo ha visto come uno dei più importanti protagonisti).
Mario Monti è il candidato migliore per fare uscire dalla crisi l’Italia, è un europeista convinto, incarna quel profilo richiesto da Bruxelles e dai mercati finanziari mondiali, la sua storia e le sue battaglie da Commissario UE contro colossi del calibro di Microsoft, Honeywell e General Electric ne garantiscono l’imparzialità e l’onesta intellettuale che, il delicato momento, richiede.
Con il Governo Monti (non ancora ufficiale, ma di ora, in ora, sempre più probabile) previste misure impegnative per tutti gli italiani, forse sarà innalzata l’età pensionabile (67 anni). Con buona pace dei partiti che, fra un distinguo e l’altro, non tutti sono entusiasti della scelta.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com