Coesa, multirazziale, con tanti turisti e poco smog: così e’ la Milano post-Expo sognata per il 2030 dai milanesi che sono fiduciosi anche riguardo alla propria condizione economica: tra 20 anni secondo il 21,1% sara’ stabile e per il 33,3% addirittura in crescita.
E’ quanto emerge da un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano su 2.050 persone e presentata l’altra mattina a palazzo Turati durante il convegno “Milano 2030: una citta’ eco-positiva”.
La metropoli del futuro, secondo un terzo dei milanesi, deve essere multietnica, e il 10% ha paura che nel 2030 Milano sara’ ancora socialmente frammentata e quindi poco sicura.
Un altro problema molto sentito, e che i cittadini vorrebbero vedere risolto entro il 2030 e’ quello dell’inquinamento, per il 23,1%, legato ad un rafforzamento del trasporto pubblico e un incremento del verde urbano: almeno un milanese su 5 le ha indicate come priorita’ per il futuro prossimo.
Per accrescere l’attivita’ cittadina secondo il 23,3% sarebbe opportuno diversificare l’offerta culturale e turistica, per il 19% anche rinnovando il patrimonio architettonico ed artistico della citta’.
Tra 20 anni Milano per il 9% dei cittadini primeggera’ come citta’ globale, e per il 6% lo fara’ grazie al suo ruolo economico e finanziario, ma un milanese su 7 e’ più’ pessimista e teme che la sua citta’ restera’ indietro. Più’ ottimisti, invece, i milanesi se interpellati sulla propria condizione economica: un terzo si immagina più’ ricco tra 20 anni, e l’8% addirittura pensa che la propria ricchezza lievitera’ di quasi il 30%.
Resta comunque un quarto della popolazione che teme diminuzioni di reddito almeno del 10%, quanto alla condizione economica odierna, la meta’ dei milanesi la ritiene mediamente adeguata ma uno su 5 ha confessato di fare fatica. I benestanti sono circa il 17%.