“Questa e’ la volta buona”, secondo il sindaco Giuliano Pisapia, per riqualificare la Darsena: “sono anni che se ne sente parlare, con decine e decine di progetti, ora il sogno diventa realta’”, grazie ad Expo 2015 che stamani ha voluto raccontare ai milanesi come verra’ ridisegnata Milano nei prossimi anni attraverso lo spettacolo “La darsena ritrovata. Le vie d’acqua”.
Oltre ai 22km di pista ciclabile ci saranno anche un anello verde-azzurro di 125km, sempre per le biciclette, e poi aree verdi e per bambini, passeggiate lungo i canali, argini e banchine riqualificate: si tratta di un “ulteriore tassello di un percorso in cui ultimamente si sono fatti passi da gigante – ha spiegato Pisapia – un punto cruciale, una risposta ad un impegno e ad una speranza che si trasformera’ in realta’ entro il 2014”.
L’obiettivo e’ quello di aprire il bando di gara ad aprile-maggio e i lavori partiranno entro l’anno, secondo il sindaco Pisapia che ha spiegato come “dalla Darsena deve ripartire una Milano che si apre al mondo”.
L’incontro di oggi è stato anche teatro di una contestazione della platea del teatro al commissario e governatore Roberto Formgioni: Il pubblico gli ha rivolto fischi e urla come “vai via”, “vai a casa”.
La scaletta prevedeva che lo spettacolo iniziasse con luci e coreografie e venisse interrotto improvvisamente per far intervenire il commissario di Expo Formigoni, per poi riprendere con le altre esibizioni e gli altri interventi. “Tutto da scaletta” , contestazione a parte, quindi, per gli organizzatori, anche se dal pubblico non tutti hanno compreso quanto fosse voluta la brusca interruzione.
Appena entrato in scena, il presidente ha dovuto spesso interrompersi e alzare la voce, per portare a termine l’intervento e, una volta pronunciato il nome dell’ex-sindaco Letizia Moratti, dal pubblico e’ arrivata una nuova ondata di fischi.
Nel suo intervento Roberto Formigoni, soffermandosi sull’importanza dell’acqua nel territorio lombardo, ha spiegato come Regione Lombardia stia sviluppando “grandi progetti per il recupero dell’intero sistema dei navigli, con un investimento di 100milioni di euro dal 2005 ad oggi, di cui il 65% sono fondi regionali”.
Ricapitolando i costi del progetto Darsena – vie d’Acqua, 160 milioni di finanza pubblica e 15 di contributi privati, l’amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala ha spiegato come l’anello verde-azzurro di 125km “sia molto importante per la scoperta di tutto il territorio lombardo”, dato che, partendo dal Naviglio arriva alle dighe del Panperduto riscendendo lungo il canale Villoresi.
Un secondo aspetto importante del progetto delle vie d’Acqua, secondo Sala, e’ quello relativo al sistema irriguo: “con un canale di 20km noi faremo rincontrare il Villoresi e il Naviglio a nord – ha spiegato -quindi c’e’ un forte concetto di servizio all’agricoltura.
Non e’ solo scenografia, forniremo acqua ai terreni agricoli rinforzando e regolando il flusso d’acqua che arriva alla darsena”.
Bello e utile, secondo Sala, il progetto verra’ comunicato ai cittadini a partire da aprile con sistemi anche multimediali installati proprio in Darsena, “che spieghino a tutti cos’e’ e cosa diventera’”.
Mentre lo chef Gualtiero Marchesi ha promesso di togliere l’oro dal proprio risotto, “per lasciarlo milanese e basta” e la michetta viene eletta il simbolo della storia milanese, dal palco del teatro Dal Verme. Le vie d’acqua”, il presidente del Tribunale Livia Pomodoro ha citato Campanella invitando tutti a “cercare insieme un’identita’, il bene comune, per Milano”, e Umberto Veronesi si e’ augurato che la riapertura dei Navigli, “renda meno aridi i nostri cuori”.
E’ con uno spettacolo teatrale di coreografie ed interventi dal palco, diretto da Andree Ruth Shammah, che Expo 2015 ha scelto di raccontarsi ai cittadini. Alla voce dei due commissari, Giuliano Pisapia e Roberto Formigoni, e dell’amministratore delegato Giuseppe Sala, durante la mattinata si sono unite le riflessioni di alcuni protagonisti della vita milanese.
Oltre a Marchesi, Veronesi e Pomodoro, sono saliti sul palco Philippe Daverio, Salvatore Veca, Piergaetano Marchetti, Luca Doninelli, Fedele Confalonieri, Carlo Tognoli e Umberto Eco.
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