Il Milan è a un bivio, secondo in campionato dietro una sorprendente Juventus, quasi fuori dalla Coppa Italia dopo la sconfitta inattesa dell’altra sera a San Siro (per qualificarsi dovrebbero vincere a Torino segnando almeno due gol), ancora in piena corsa in Champions League, dove, la formazione di Allegri, è alle prese con un turno alla sua portata (gioca mercoledì prossimo 15/2 in casa contro l’Arsenal, squadra di Londra composta da giocatori giovani che occupa il sesto posto della classifica della Premier, lontano ben 17 punti dalla vetta, unico vero spauracchio per i rossoneri il capocannoniere Van Persie).
La partita internazionale è di quelle dove i rossoneri hanno tutto da perdere e poco da guadagnare, se i giocatori vincono, hanno fatto il proprio lavoro, una uscita di scena a febbraio in coppa, invece, metterebbe a dura prova la pazienza del patron Berlusconi, il quale, stando ai si dice, starebbe già meditando un cambio in panchina e non vedrebbe l’ora di attuare il suo piano (a partire da giugno).
Che il Milan, a meno di miracoli, non può vincere la Champions League lo sanno anche in Via Turati, ma da Galliani in su, tutti si aspettano un passaggio di turno agli ottavi, anche e soprattutto per il livello dell’avversario non irresistibile sulla carta rispetto a Real Madrid e Barcellona.
Ad aggravare la situazione, inoltre, c’è il discorso infortuni che pesa come un macigno e non può essere utilizzato come alibi.
Infatti, arrivare a febbraio con i giocatori decimati può essere un caso se capita una volta, diventa un problema se capita tutti gli anni, sebbene, a tale proposito, occorre fare alcuni distinguo sulla tipologia dell’infortunio (i problemi al cuore di Cassano o quelli all’occhio di Gattuso non erano ipotizzabili).
Cosa farà Allegri per invertire la rotta delle ultime uscite (un punto in tre partite contro Lazio, Napoli e Juventus) e/o per gestire il discorso Ibrahimovic, il quale, da anni, a febbraio, gioca male e cammina in campo (le statistiche sono impietose)?
Sarà importante capire anche se il Mister livornese avrà il coraggio di mettere titolare El Shaarawy contro l’Arsenal o si affiderà ancora a Robinho (un Calloni dell’era moderna), con Maxi Lopez pronto a subentrare a partita in corso (sarebbe interessante che qualche esperto di mercato rossonero spiegasse cosa ha fatto finora Mazi Lopez che non avrebbe potuto fare Inzaghi?).
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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