Allenatore, squadra (inteso come giocatori) o società: chi ha la colpa maggiore nella debacle dell’Inter, formazione che, in meno di due anni, è passata dal tetto del mondo a una crisi di risultati preoccupante?
Ecco alcune riflessioni in merito:
I protagonisti del “triplete” sono invecchiati (calcisticamente parlando) e non garantiscono oggi quella corsa e quello scatto visti nella seconda stagione di Mourinho (su tutti, il discorso è applicabile a Zanetti, Cambiasso, Maicon e Milito).
Nel 2010/11 sono stati acquistati una serie di calciatori (Castellazzi, Biabany, Mariga, Coutinho, Nagatomo, Ranocchia, Pazzini e Kharja): oggi nessuno di loro è titolare inamovibile.
Nel 2011/12 lo stesso ragionamento è applicabile ai vari Jonathan, Alvarez, Poli, Castaignos, Forlan, Zarate, Guarin, Palombo e Juan Jesus.
Negli ultimi due anni sono stati ceduti tre giocatori fondamentali, quali Eto’o, Balotelli e Thiago Motta.
L’Inter non ha un direttore generale, è lo stesso Moratti che occupa il ruolo vacante, lavoro che ben sa fare se apre il portafogli e compra giocatori (meglio se top player), ma professione estremamente complicata da gestire senza soldi (per i direttori sportivi impossibile non fare errori, chi ne compie di meno è bravo).
L’allenatore Ranieri, subentrato a Gasperini dopo la sconfitta di Novara, è riuscito a gestire al meglio la squadra fra dicembre e gennaio (sette vittorie di fila tra le quali il derby contro il Milan), mentre, nelle ultime partite, non ha saputo risolvere i problemi della squadra.
Lo spogliatoio dell’Inter (visto da fuori) dà l’impressione di essere formato da giocatori demotivati e/o che vogliono andarsene il più presto possibile (vedi dichiarazioni di oggi di Ranieri a Sky su Thiago Motta).
La verità, dunque, sta nel mezzo e la situazione attuale deriva da lontano, con corresponsabilità di tutti, società, giocatori e allenatore.
Invertire la rotta e qualificarsi in Champions League non sarà facile, anche se l’obiettivo è ancora alla portata della formazione di Ranieri che, per raggiungerlo, deve recuperare sei punti alla Lazio e cinque all’Udinese.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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