GENOVA COME MILANO E NAPOLI, LA CRISI DEL PD


Pd cercasi, per la terza volta in pochi mesi il Partito Democratico perde le primarie interne per eleggere il candidato sindaco, è già successo a Milano con Pisapia (il favorito Boeri ha perso la contesa e oggi fa l’Assessore alla Cultura, con problemi non lievi, pressoché periodici, di convivenza con il Primo Cittadino), a Napoli la competizione è stata vinta dall’ex magistrato De Magistris (poi diventato sindaco), a Genova si è consumato il terzo atto favorevole al partito di Nichi Vendola.

Nella città della Lanterna, infatti, si è votato domenica e ha vinto Marco Doria di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) contro Marta Vincenzi, sindaco di Genova in carica, appoggiata dal Pd.

Certamente, l’alluvione di inizi novembre (4/11) non ha aiutato il primo cittadino a vincere la competizione, ma una debacle così forte non era nei programmi e, dunque, ben si comprende lo sfogo del sindaco che, via twitter, dichiara che “ho provato a tenere insieme una maggioranza impossibile Quando si tradisce la propria natura non si convince e la discontinuità non funziona. Non sono riuscita ad essere discontinua sino in fondo. Speravo che il PD mi digerisse elaborando il lutto del 2007. Non è successo. Nessuno ha digerito il PD. Bravi tutti“.

Se Atene piange, Sparta non ride.

Ed è proprio la difficoltà a livello nazionale del centrodestra (diviso e lacerato fra conflitti interni e la fine dell’alleanza con la Lega Nord), nonché quella personale di Silvio Berlusconi, ad enfatizzare la sconfitta della città ligure, nonostante le parole del segretario Bersani.

A maggio si vota per eleggere il nuovo sindaco di Genova, le donne in politica sono sempre di più un optional (il cinguettio/sfogo del Sindaco Vincenzi è continuato con un paragone filosofico: “comunque a Ipazia è andata peggio, oggi le donne riescono a non farsi uccidere quando perdono, da maggio non ci sarà più un sindaco donna in nessuna grande città italiana nè di destra nè di sinistra“), e i vertici del Pd locale (Victor Basetto segretario provinciale Pd e Lorenzo Basso, segretario Pd regione Liguria) si sono adeguati alla situazione, dimettendosi immediatamente.

Kevin John Carones – faremilano@gmail.com 

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