Il Milan, appena eliminato dalla Chamions League dal Barcellona (sconfitta giusta nel match di ritorno, pareggio fortunoso all’andata), si trova di fronte all’ennesima occasione persa di Ibrahimovic, il forte giocatore svedese, pur avendo collezionato un assist per l’unico gol dei rossoneri in 180′ minuti, non ha saputo incidere in maniera determinante, così come speravano i tifosi rossoneri e come, invece, accade quasi ogni domenica in campionato.
L’attaccante di Malmoe è un Re Mida del campionato, una sorta di talismano (o jolly delle carte) che garantisce la vittoria nazionale alla lega dove partecipa, ha segnato decine di gol in due lustri fra Olanda, Italia e Spagna ed è riuscito a vincere consecutivamente tutti gli ultimi campionati a cui ha partecipato, rispettivamente con Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e Milan (se vince anche quest’anno, Juventus permettendo, colleziona una personalissima stella, ovvero, dieci scudetti vinti di fila, un record assoluto).
Tanto bravo fra i confini nazionali, quanto non determinante in europa, dove, al contrario, le sue prestazioni non sono mai riuscite a lasciare un segno evidente.
Le tre squadre dove ha militato hanno vinto la Champions League per ben quattro volte nelle ultime sei edizioni (Milan nel 2007, Inter nel 2010 e Barcellona nel 2006, 2009 e nel 2011), Ibrahimovic, tuttavia, non ha mai vinto la Coppa dalle grandi orecchie.
Anzi, dati alla mano, è accaduto due volte, sia con l’Inter che con il Barcellona (2010 e 2011), che chi ha venduto il gigante svedese abbia poi trionfato in Europa l’anno successivo.
Continuando la similitudine con i giochi di carte, Ibra è il Jolly nel campionato e la Peppatencia in Europa, chi lo passa (o lo vende) vince.
Se l’Inter, anche grazie alla sua cessione, ha posto le basi per il triplete, il Barcellona, andato via lui, ha ripreso a vincere in Europa (la sconfitta è datata 2010 ed è stata a opera dell’Inter che aveva appena ceduto lo svedese ai catalani per Eto’o e soldi).
Chissà se Galliani conosce la Peppatencia.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
Vero!