Il calcio italiano continua a mietere successi nei campionati più importanti del mondo, il primo quest’anno a fregiarsi del titolo nazionale è stato Spalletti in Russia, mentre, in settimana, Roberto Di Matteo ha vinto in Inghilterra la FA Cup, la più prestigiosa e antica coppa nazionale del mondo (ed è in attesa della finale di Champions League dove il suo Chelsea giocherà contro il Bayern Monaco).
Notizia di questo pomeriggio è che il campionato inglese è sempre di più appannaggio di Roberto Mancini e del suo Manchester City (manca una vittoria nell’ultima partita casalinga).
E come dimenticare i successi di Trapattoni in Germania prima e in Irlanda poi?
O quelli più recenti di Zaccheroni in Giappone (o anche quelli più datati di Dossena in Africa)?
Oppure, la vittoria di Ancelotti (sempre al Chelsea) e di Capello a Madrid?
Insomma, la scuola italiana calcio sta vivendo un periodo brillante ed è l’unica realtà al mondo capace di esportare dei veri numeri uno in tutti i continenti.
In questo scenario, un denominatore comune avvicina quasi tutti questi protagonisti del calcio, ovvero, quello di essere transitati, chi da allenatore e chi da giocatore, da Milano, città che rappresenta una vera e propria università del pallone (anche per le pressioni che mette a chi sta in panchina), necessaria per poi spiccare il volo insegnando calcio in tutto il mondo.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com