In merito all’occupazione della Torre Galfa (un grattacielo abbandonato, di proprietà del Gruppo Ligresti, ubicato in Via Galvani/Fara, non distante dalla Stazione Centrale e da Via Melchiorre Gioia, adattato da giovani a spazio per cultura e ribatezzato con il nome “Macao”), ecco la posizione dell’Assessore alla Cultura di Milano Stefano Boeri, il quale, tramite sul suo sito, prende una posizione netta contro chi non rispetta la legge, pur comprendendo le ragioni di chi solleva “un problema sacrosanto”, ecco qui di seguito maggiori dettagli in merito.
“Ivan Berni, questa mattina su Repubblica Milano, coglie l’essenza dell’occupazione della torre Galfa: la richiesta di spazi collettivi per la cultura in una città piena di spazi privati vuoti.
Una questione che il Sindaco Pisapia rilancia con un post che impegna tutta la Giunta affinchè Milano sappia “offrire spazi, ospitare la creativita’ e lo spettacolo, le arti e la musica”.
Le voci della Torre Galfa hanno scelta una strada sbagliata per sollevare un problema sacrosanto. Sono una parte delle voci che ci hanno spinto a governare Milano. Le stesse che in questi mesi abbiamo ascoltato nelle serate sulla cultura in Piazza Duomo 14.
A tutte queste voci, nel rispetto dei diritti e delle regole di tutti, anche di chi possiede edifici vuoti, dobbiamo offrire oggi una risposta adeguata. Abbiamo cominciato a farlo, costruendo bandi per la gestione degli spazi pubblici sfitti e lavorando su un protocollo che offra ai proprietari di grandi spazi privati vuoti, le garanzie per un loro riuso temporaneo, con finalità sociali e collettive.
La cultura a Milano non è solo divertimento, eventi e svago: è lavoro, economia, energia vitale per tutta la città”.
Stefano Boeri – Assessore alla Cultura Comune di Milano