In Via Buonarroti n.3, pochi passi da Corso Vercelli e Piazza Piemonte, c’è il secondo ristorante milanese “That’s Vapore” (negozio due luci, al telefono ci informano che l’apertura è slittata di una settimana, prevista, dunque, per il 12/11, salvo imprevisti dell’ultima ora), dopo l’esperienza di Corso di Porta Vittoria 5 (positiva, ma migliorabile, in particolare modo, con riguardo al personale), poco distante dal Tribunale e praticamente di fronte alla biblioteca Sormani (angolo Via Francesco Sforza), i figli di Cesare Cadeo e Claudio Bombonato (Filippo e Vanni, due trentenni molto intraprendenti, lo chef, invece, è Marc Farellacci) hanno raddoppiato i locali in meno di un anno.
L’idea è nuova in Italia, la cucina è a vapore e il cibo viene cotto in quattro grandi forni Hobart per circa tre minuti a 104°, questa offerta di ristorante va a intercettare una domanda molto forte a Milano, soprattutto fra le donne, cioè quella di mangiare fuori casa piatti cucinati in modo sano e salutista.
Tante le pietanze preparate e servite in piccoli cestini di legno in maniera molto curata: pasta, carne, pesce, piatti vegetariani, dolci, frullati e centrifugati sono alcune delle proposte di questo ristorante.
Ecco alcuni esempi di prezzi: insalata “nicoise” 9 euro, fazzoletti di zucca 9 euro, verdure in letto di cous cous 9 euro, cubi di salmone all’arancia 9,50 euro, bocconcini di manzo al pepe verde 13,50 euro (per maggiori informazioni e dettagli in merito al menù: http://www.thatsvapore.com/it/menu).
Molto curata la comunicazione on line (i commenti sono frequenti alla pagina Facebook http://www.facebook.com/ThatsVapore, il proprietario Vanni ha risposto anche ad una critica negativa su Tripadvisor), i piatti nel ristorante di Corso Porta Vittoria sono buoni (peraltro, come ben sa chi si muove bene fra i fornelli, sapere cucinare un discreto piatto a vapore, è semplice e il risultato non delude mai), mentre, si concorda con chi critica il servizio, nota dolente da da migliorare.
Fra le proposte più valide, certamente da sottolineare quella di premiare con un pasto gratuito gli studenti universitari più bravi e virtuosi, chi prende un 30 e si presenta nel locale con il libretto universitario in mano, comprovante il risultato ottenuto, consuma a costo zero una cena meritocratica!
Vale la pena, infine, sottolineare l’intraprendenza dei giovani proprietari, i quali, si sono rimessi in gioco nel difficile mercato della ristorazione, rinunciando alla certezza di uno stipendio fisso, a conferma che il coraggio è una delle caratteristiche principali che deve avere un imprenditore che vuole aprire un locale.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
Faremilano 
Ciao Kevin,
sono Vanni Bombonato, ti scrivo in merito al tuo articolo su That’s Vapore.
Ti ringrazio per le belle parole e per la pubblicità, solo un piccolo appunto personale cui tuttavia tengo molto: sia io che Filippo, seppur in campi diversi, abbiamo padri “pesanti” e di successo. That’s Vapore l’abbiamo realizzato con le nostre forze ed è finanziato da persone esterne alla cerchia famigliare: è stata una mia precisa scelta, avrei potuto avere di più della società che ho inventato se “avessi chiesto a papà”, ma la mia scelta sul lavoro è stata, da sempre, quella di andare con le mie forze: la mia famiglia mi ha sempre aiutato e supportato nella vita, e ho avuto (ho tuttora!) i miei privilegi e le mie fortune, ma sul lavoro ho sempre fatto tutto solo ed esclusivamente per meriti miei.
Ripeto, solo una piccola nota per il futuro se, come spero, vorrai scrivere un altro articolo quando magari apriremo il terzo punto vendita o, chissà, sbarcheremo all’estero.
Grazie ancora per la pubblicità, speriamo di averti presto nostro ospite. Anzi cliente, non facciamo sconti a nessuno!!! 🙂
Vanni