Oggi inizia il Conclave, 115 cardinali provenienti da tutte le parti del mondo, sono nella Città del Vaticano per eleggere il successore di Pietro al soglio pontificio, le regole per l’elezione sono molto rigide e, per la maggior parte, sono immutate da secoli.
Il Conclave inizia con la Messa “pro eligendo Pontefice“, al termine della quale, i cardinali si recano nella Cappella Sistina.
L’Extra Omnes (letteralmente “fuori tutti”) verrà pronunciato quest’oggi dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie Guido Marini, per l’elezione occorrono i due terzi dei voti favorevoli, dopo la trentaseiesima votazione, si procederà al ballottaggio fra i due cardinali che avranno preso più voti all’ultimo scrutinio (questi due cardinali saranno esclusi dal voto).
Una volta finita l’elezione viene chiesto al nuovo Papa se accetta l’elezione e, in caso di affermazione, come vuole essere chiamato, ovvero, “quo nomine vis vocari“.
Dopo l’accettazione vengono bruciate le schede con la stufa apposita (fumata bianca), mentre il nuovo Papa si reca nella “stanza delle lacrime” dove si presume possa piangere per la commozione (da qui il nome) e dove troverà tre abiti di misure diverse per la vestizione.
Il conclave termina ufficialmente con una preghiera di ringraziamento (il “Te Deum“), dopo di che, il neo Pontefice si affaccia in Piazza San Pietro per la pronuncia del fatidico “Habemus Papam” e la benedizione “Urbi et orbi“.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
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