Ecco qui di seguito alcuni aggiornamenti importanti, relativamente ai lavori della nuova linea metropolitana M4.
1) E’ stata posaticipata a giugno l’udienza della causa promossa avanti al TAR dal “Comitato Foppa Dezza Solari” contro il Comune di Milano, tempistica non casuale perché entro due mesi scarsi la Giunta del capoluogo lombardo dovrà approvare alcune modifiche che sono state chieste (giova ribadire che il Comitato sopra citato ha già ottenuto l’importante successo di fare modificare il progetto, sostituendo il traposrto su gomma dei tir – da Via Dezza/Caravaggio a San Cristoforo – a quello meno impattante, in termini di inquinamento, dei nastri trasportatori, grazie all’utilizzo delle medesime gallerie create dagli scavi) .
2) sarà molto complicato che il Comune possa garantire che il traffico automobilistico riesca a passare interamente, lungo Via Foppa, in entrambi i sensi di marcia, così come fatto per Via Lorenteggio dove, grazie soprattutto alla battaglia del “Comitato Lorenteggio Foppa Washington M4 Attenzione”, è stato ottenuto il transito delle auto private, un senso per marcia (anche la linea Atm è stata interessata, con la 50 che transiterà regolarmente in Via Lorenteggio). La questione del traffico privato lungo Via Foppa è molto delicata, non c’è ancora niente di certo, ma parrebbe che i problemi tecnici siano difficili da superare (sarebbero allo studio modifiche del progetto riguardanti le stazioni Piazza Bolivar e Via California, al fine di ridurre al minimo i disagi derivanti dalla chiusura del traffico privato, così fosse, difficlmente la tempistica di chiusura potrà essere inferiore ai dodici mesi).
3) Dopo i primi no decisi da parte della società M4 SPA, si sta ora cercando di trovare una soluzione progettuale che consenta di collegare la futura M4 con l’attuale Metro Gialla M3 (grazie anche al lavoro della Associazione “Metro x Milano”), all’altezza rispettivamente delle fermate Snata Sofia e Crocetta, distanti fra loro poche centinaia di metri.
Una considerazione finale: ben vengano interventi di miglioria al progetto che tengano conto delle priorità di cittadini, residenti e commercianti (è anche allo studio un bando per aiutare i negozi durante gli anni dei lavori), certamente sarebbe stato meglio che il Comune avesse ascoltato i propri elettori prima di redigere il progetto definitivo (così come avviene in tanti paesi europei) e non a lavori già iniziati.
Kevin John Carones