E’ in corso un vero e proprio terremoto per il calcio italiano (l’ennesimo), per capire esattamente cosa potrebbe accadere occorre conoscere il Codice di Giustizia Sportiva, ecco dove scaricarlo: Codice Giustizia Sportiva.
Tante le squadre coinvolte, la sensazione è che, come Calciopoli, non siano ancora noti tutti gli atti, lo si evince anche dalle poche righe dedicate a uno dei protagonisti secondari dell’intera vicenda, ma quello che, dal punto di vista mediatico, è il più esposto: Antonio Conte.
Tantissimi i giocatori coinvolti, fra arrestati, indagati e calciatori punibili per omessa denuncia, in tutto questo è stata fatta una figuraccia planetaria, ancora una volta l’Italia si distingue per un episodio negativo, gli italiani all’estero continuano a vergognarsi di come si comportano i loro cittadini più rappresentativi (o quelli più famosi), nel proprio paese.
Lo stesso film è stato trasmesso con Calciopoli, adesso è il momento dove gli interessati urlano la propria innocenza, fra qualche settimana, ammesso e non concesso che escano altre cose, chi oggi è innocentista e ne fa una questione giuridica, diventa tifoso e invoca l’assoluzione per la propria squadra (a cascata spera in una sentenza favorevole per i tesserati).
In tutto questo, il Premier Monti è stato chiaro: nessuno sconto, nessuna amnistia, giustizia a tutti i costi senza se e senza ma, senza guardare in faccia a nessuno.
Siamo solo all’inizio, ancora una volta i campionati saranno riscritti da Stefano Palazzi e dal suo staff, questo è molto peggio del 2006 (al contrario di quanto sostiene il Presidente dell’Inter Massimo Moratti), non tanto per la qualità dei dirigenti coinvolti (frecciatina a Galliani e Carraro?), ma perché l’Italia è recidiva e, come dice il proverbio, perseverare è diabolico.
Qualcuno ha addirittura ipotizzato l’ipotesi che l’Inter venga ripescata in Champions League, ad oggi ipotesi fantascientifica, ma indovinare cosa succederà nelle prossime settimane è praticamente impossibile.
Di certo, la carriera di Antonio Conte resterà macchiata, a prescindere dalla sua assoluzione nelle aule del Tribunale, se l’ex centrocampista del Siena Carrobbio verrà giudicato credibile (e ad oggi non sembra esserci il minimo dubbio per la Procura Federale), come minimo all’allenatore scudettato, nella migliore delle ipotesi, verrà addebitato il reato di omessa denuncia.
Poi ci saranno ricorsi, appelli e minacce al Tar, ma prima di tutto questo bisogna ricordare sempre che i cardini di un processo sportivo sono totalmente differenti da quello di un processo civile o penale, motivo per il quale non è raro che si verifichi che, persone assolte in casi di processi penali, sia condannabili in sede di giustizia sportiva.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com