Alla squadra rossonera mancava un punto per celebrare la matematica vittoria dello scudetto, indipendentemente dal risultato dell’Inter, l’unica squadra che poteva ancora impensierirla, con il pareggio di Roma il Milan ha vinto matematicamente il Campionato di calcio Serie A 2010-2011, finisce il periodo senza vittorie dei rossoneri che, negli ultimi anni, hanno assistito da spettatori ai successi italiani e internazionali dell’Inter, ultimo in ordine di tempi il Mondiale per Club pochi mesi fa.
La vittoria dei milanisti nasce da lontano, innanzitutto con il calcio mercato che, ad agosto, ha visto l’arrivo di due pezzi da novanta come Ibrahimovic e Robinho, oltre alla piacevole sorpresa Boateng, e che, a gennaio, invece, ha visto i rinforzi di Cassano e Van Bommel.
La difesa è la stessa dell’anno scorso, Thiago Silva, tuttavia, è maturato e gioca con maggiore sicurezza, coperto anche da un centrocampo che, finalmente, copre ottimamente il reparto arretrato, coniugando muscoli e fantasia (non è un caso che il Milan è la squadra che quest’anno in Serie A ha subito meno gol).
Artefice principale di questo cambio di rotta l’allenatore Massimiliano Allegri che ha saputo convincere, a suon di risultati, la società a cedere Ronaldinho e a rinunciare a Pirlo e Gattuso in mezzo al campo (anche causa infortunio, è da mesi che Pirlo, Gattuso, Ambrosini e Seedorf non giocano contemporaneamente).
Lo scudetto di oggi è, però, figlio anche dei parametri zero e dei prestiti con diritto di riscatto, sotto questo profilo il migliore acquisto è stato senza dubbio Marc Van Bommel, la qualità in mezzo al campo dell’olandese ex Bayern Monaco e Barcellona è stata sontuosa in questi mesi (non è un caso che ha vinto scudetti a ripetizione ovunque abbia giocato), da anni non si vedeva a San Siro, nel centrocampo rossonero, un giocatore che coniugasse così bene la fase difensiva a quella offensiva, in un mix di muscoli e fantasia: peccato per l’età.
Un gradino sotto, ma comunque molto apprezzato da società e tifosi, Kevin Prince Boateng: anche in questo caso, piedi buoni e fisico possente sono le caratteristiche del giovane ex giocatore del Genoa, conosciuto fino all’anno scorso per avere un fratello più famoso.
In attacco, invece, gol a grappoli per Ibrahimovic, Cassano, Pato e Robinho, unico neo la quantità mostruosa di gol sbagliati dal numero 70 rossonero, l’ex giocatore del Manchester City ha qualità eccellenti, corre e dribbla senza soste per tutta la partita, con il limite che non vede la porta, ogni partita sono almeno due le occasioni buone sbagliate (con la Roma è stato sfortunato, ha colpito un palo a portiere battuto).
Unico grande rammarico per l’undici rossonero non essere riusciti a passare il turno in Champions League con il Tottenham, una squadra alla portata del club di Via Turati, che ha messo in luce i limiti del Milan senza i nuovi acquisti (Van Bommel e Cassano non potevano giocare per i regolamenti Uefa), acutizzati da una serie di infortuni che hanno costretto a fare giocare in mezzo al campo Thiago Silva.
Non a caso, Galliani ha messo la Champions League come l’obiettivo dell’anno prossimo: la coppa dalle grandi orecchie è il sogno di ogni milanista, fa parte del Dna del club di Via Turati, con Berlusconi e Galliani i rossoneri hanno vinto ben cinque coppe campioni, una media di una ogni sei anni, l’ultima quattro anni fa.
Un ultima considerazione in chiave elettorale, fra una settimana si vota per eleggere il nuovo Sindaco di Milano, il Pdl, come dichiarato dallo stesso Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, spera che lo scudetto porti i tifosi del Milan al voto emotivo: gli analisti ed esperti di settore avevano quantificato in un 2% la perdita di voti in conseguenza della vendita di Kaka al Real Madrid due anni fa, i più ottimisti sperano che la stessa percentuale aiuti Letizia Moratti a vincere quest’anno contro giuliano Pisapia, il suo principale antagonista nella corsa alla poltrona di Palazzo Marino.
Kevin John Carones – faremilano@gmail.com
18 scudetti, 7 coppe dei campioni interisti muti e a casa.
Interisisti quando riuscirete a vincere qualcosa avvisatemi se non sarò già crepato.